Autovie, Melò lascia Terza corsia, caccia ai fondi
Il manager ha presentato al cda le dimissioni. Tondo: «Rimarrà fino a settembre per seguire il rapporto con le banche».
UDINE. Dario Melò si è dimesso dall’incarico di amministratore delegato di Autovie Venete per assumere un nuovo ruolo nella Società Toto Grandi costruzioni. Una decisione maturata nei giorni scorsi e già comunicata dallo stesso manager ai vertici della Regione e della Spa. Melò sarà il nuovo direttore generale di Strada dei Parchi, la società titolare della concessione delle Autostrade A24 Roma-L’Aquila-Teramo e A25 Torano–Pescara.
La scelta è stata formalizzata ieri a Trieste al consiglio di amministrazione della società concessionaria dell’autostrada A4, Venezia-Trieste. Melò, già presidente di Autovie dal 2001, all’epoca della prima giunta di centro-destra guidata da Renzo Tondo, era ritornato ai vertici della società nel 2008. Le dimissioni saranno effettive dal prossimo primo settembre; il manager bolognese rimarrà infatti nel Cda della concessionaria per collaborare al reperimento delle risorse per la terza corsia dell’autostrada A4 Venezia-Trieste, il cui piano finanziario vale 2,3 miliardi di euro. Anche se ieri si parlava di un impegno di Melò in regione soltanto fino alla fine dell’anno.
Il governatore, Renzo Tondo, che aveva voluto Melò già nel 2001 alla presidenza della Spa, ha spiegato che era a «conoscenza di questa scelta». Il governatore ha anche puntualizzato di avergli «chiesto personalmente di rimanere nel consiglio di amministrazione della Concessionaria per seguire in modo specifico la partita della terza corsia, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con le banche». «In questi anni Melò ha dato un notevole contributo all’attività di Autovie e in questa fase la sua esperienza è preziosa per portare a termine le fondamentali iniziative di sviluppo delle infrastrutture che abbiamo avviato», ha aggiunto il presidente. «Sono lieto di sapere che è stato chiamato da un grande Gruppo come la società Toto Grandi Costruzioni. Vuol dire che una decina di anni fa avevo intuito giusto, quando gli ho offerto quella responsabilità che gli ha permesso di esprimere tutte le sue potenzialità di grande manager nel settore delle infrastrutture», ha concluso Tondo.
Anche il presidente di Autovie Emilio Terpin ha ringraziato Melò per il lavoro che ha consentito di raggiungere due importanti risultati: la concessione di un prestito ponte di 150 milioni di euro dalla Cassa Depositi e Prestiti e di un finanziamento per un miliardo di euro (di cui 250 milioni diretti e 750 a disposizione dei finanziatori della società). «In questi mesi - ha dichiarato Terpin - il confronto è stato anche molto acceso, come accade spesso quando ci si trova a gestire partite complesse, ma sempre leale e soprattutto produttivo». La scelta del successore di Melò maturerà nei prossimi mesi. Sono già girate varie ipotesi, sia interne che esterne alla società. In pole position ci sarebbe il presidente Terpin, ma ha messo le mani avanti precisando di non voler assumere il doppio incarico. Circolano anche altri nomi per il futuro manager di Autovie, come quello dell’assessore Riccardi, già direttore generale (ora in aspettativa) della società prima di entrare in giunta. Il nuovo amministratore delegato, se ci sarà, dovrà essere espressione del cda. E per le competenze si fa il nome anche dell’architetto Albino Faccin. Ma alla Spa potrebbero essere orientati a tenere soltanto il direttore generale, senza la figura dell’amministratore delegato, come già avviene per Insiel e Friulia, assegnando alcune deleghe al presidente o a funzionari.
Autovie, controllata dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso la finanziaria regionale Friulia, è impegnata nella realizzazione della terza corsia della A4 per la quale sono programmati 2,3 miliardi di euro di investimenti.
Il presidente Terpin ha poi delineato ai componenti del Cda lo scenario attuale, sia per quanto riguarda il versante economico finanziario, sia per quanto concerne i lavori. La società, infatti, è ancora in attesa dell’attivazione del Fondo di Garanzia per le Opere Pubbliche (Fgop), un punto fondamentale per poter iniziare la trattativa con il pool di banche che ha presentato l’offerta per il finanziamento di 1 miliardo 800 milioni di euro. Nel reperimento delle risorse finanziarie, mentre alcuni dei tasselli, fra i quali la disponibilità della Bei, sono già al loro posto, non altrettanto si può dire del Fgop. La richiesta, da parte di Autovie, per poter disporre di questo ulteriore strumento, è stata da tempo inviata all’Anas e proprio per rimuovere ulteriori ostacoli, giovedì, i vertici di Autovie e della Regione Friuli Venezia Giulia incontreranno, a Roma, i rappresentanti dell’Anas. Poi il primo luglio, è stato convocato un nuovo Cda, durante il quale, alla luce dell’esito dell’incontro, saranno stabiliti i passaggi successivi per avviare quanto più celermente possibile la due diligence, atto propedeutico all’inizio della trattativa vera e propria.
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