Autrice udinese vince lo Zecchino d’oro

UDINE. Si è ispirata al genio di Leonardo da Vinci e ha vinto lo Zecchino d’Oro. Ha immaginato come era l’artista da bambino mentre cercava di indossare una maglia che non gli passava dalla testa, la mamma che gli diceva «Leonardo, sto lavando il pavimento» e lui che rispondeva «Mamma scusa ma io fo un esperimento».
Queste alcune strofe di Quel secchione di Leonardo scritta dall’autrice udinese, Arianna Giorgia Bonazzi, 31 anni, cresciuta, guarda caso, in viale Leonardo da Vinci dove ha frequentato il liceo scientifico Marinelli prima di iscriversi a Filosofia alla Statale di Milano. Arianna ha debuttato come autrice di canzoni per bambini alla 56sima edizione del festival per l’infanzia e ha stravinto perché la sua canzone si è aggiudicata anche lo Zecchino d’argento quello riservato agli autori.
La canzone è stata la più votata (578 punti) dalle giurie di bambini nelle prime tre serate della manifestazione organizzata dal Coro dell’Antoniano di Bologna e anche alla finale dove ha ricevuto 193 voti come Due nonni innamorati. Interpretata da Maria Cristina Camarda, 10 anni, di Mesagne (Brindisi), e Jacopo Golin, 6 anni, di Verona, il testo musicato da Mariano Calazzo porta gli ascoltatori alla scoperta di un bambino un po’ “secchione” che era, appunto, Leonardo da Vinci.
Ispirata dal desiderio coltivato fin da quando era piccolina di partecipare allo Zecchino d’Oro, Arianna Giorgia Bonazzi durante le scorse vacanze di Natale, era il giorno di Santo Stefano, ha provato a scrivere un testo. «Mio marito mi aveva suggerito di musicare una delle mie filastrocche, ma io osservando mio figlio mentre disegnava ho provato a immaginare come poteva essere Leonardo da Vinci da piccolo» racconta la giovane autrice raggiunta telefonicamente a Bologna.
«Ho scritto il testo in poche ore osservando mio figlio che poi ho coinvolto anche nella registrazione» spiega descrivendo una sorta di lavoro fai da te visto che non ha presentato alla giuria un provino bensì una registrazione fatta in casa: «Ho fatto sentire più volte il testo a mio figlio che alla fine l’ha cantata mentre un amico con la chitarra la musicava». E’ stata proprio quella vocina ingenua a conquistare la giuria.
«Al direttore artistico, Gianfranco Fasano, gli è rimasta nel cuore» riferisce l’autrice orgogliosa di vedere nelle rosa delle 12 canzoni scelte per lo Zecchino d’Oro anche Quel secchione di Leonardo selezionata tra le 280 presentate anche da autori storici dello Zecchino d’Oro.
«Per noi ottenere tutte le sere il massimo dei voti e vincere lo Zecchino d’Argento è stato quasi assurdo» ha confessato, ieri mattina, Arianna non immaginando certo che da lì a poche ore avrebbe ricevuto pure lo Zecchino d’Oro.
«E’ stata una vittoria inattesa anche se era chiaro che era la canzone preferita dai bambini, l’hanno confermato tutte le sere trasmettendoci il loro entusiasmo» ha commentato a caldo l’autrice mentre ritirava il biglietto del treno alla stazione di Bologna. Emozionata quel tanto che basta, Bonazzi ammette di aver versato qualche lacrima, ma solo a telecamere spente.
Arianna stentava a crederci perché pur avendo pubblicato diversi libri per bambini con Rizzoli e per adulti con Fandango, è la prima volta che scrive una canzone per i più piccoli. Quel secchione di Leonardo, che nel cuore porta un pezzo di Udine, va oltre gli animaletti o i più famosi 44 gatti per offrire ai bambini spunti culturali e anche un po’ di passione per la scienza.
Arianna Giorgia Bonazzo è anche editor, collabora con il gruppo Espresso-Repubblica, il mensile de Il Sole 24 Ore. Lavora e vive a Milano, ma torna spesso a Udine a trovare la mamma.
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