Avvio positivo per i saldi, ma c’è diffidenza sugli extra-sconti
UDINE. L’esordio per questa anomala edizione di saldi di fine stagione i commercianti lo hanno affrontato con il batticuore. E come dare loro torto? Gli auspici non erano dei migliori. Di risparmi per rinnovare il guardaroba e inseguire la moda estiva non ce ne sono molti.
Senza contare che, complice un’estate tardiva, il primo week-end di sole sembrava destinato a trascinare gli acquirenti sulle spiagge. E invece no. È presto per fare i conti, ma a dispetto delle Cassandre sembra che, pur con un cauto approccio, i compratori non si siano voluti sottrarre alla tradizionale maratona dello shopping di fine stagione.
«Direi che è andata addirittura meglio dello scorso anno – taglia corto Maurizio Anzil titolare della catena Web-E/Space – abbiamo lavorato tutta la giornata, soprattutto con l’abbigliamento da uomo, ma anche il settore giovanile sembra vivace. Quello che emerge è l’attenzione al prodotto, ciò significa che non è la ricerca dell’extra-sconto a prevalere e nemmeno il self service. I clienti sembrano più che mai in cerca della qualità e chiedono un servizio accurato, personale cui chiedere consigli, in altre parole, non necessariamente scelgono il prodotto venduto a metà prezzo, in taglia unica o in giacenza, piuttosto pagano qualcosa in più concentrandosi sugli articoli giusti».
Discostandosi dalla media nazionale, che àncora a 33 euro l’ammontare della spesa a persona, i friulani sembrano un po’ più propensi a spendere, sia pur con circospezione, e anche se gli articoli proposti con un ribasso del 50% non mancano sugli scaffali, ci si orienta su un giusto rapporto qualità-prezzo.
«Non è più come qualche anno fa, quanto all’apertura dei negozi trovavamo le code, la clientela comincia ad affluire nella tarda mattinata – osserva Gianni Arteni, patron dell’omonimo gruppo commentando la prima giornata - nel pomeriggio l’afflusso è stato consistente, certo – circostanzia – la disponibilità delle famiglie è diminuita quindi, bandite le categorie frivole, ci si concentra sugli acquisti utili e duraturi, noi da oltre 50 anni siamo sul territorio e continuiamo a proporre qualità e prodotti della stagione corrente, che, complici le condizioni meteo, è appena cominciata, con sconti che vanno dal 20 al 70%».
«Credo che i negozianti abbiano moltiplicato le iniziative per essere più aggressivi e competitivi mantenendo la qualità, anche se dobbiamo confrontarci con una difficile situazione – commenta quindi il presidente mandamentale di Udine di Confcommercio, Giuseppe Pavan – i segnali sembrano buoni, ma lo diciamo sottovoce» conclude.
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