Avvocati al rinnovo, Pettoello è il più votato

Ci sono arrivati 9 dei 15 candidati di “Insieme contiamo”, l’unica lista in lizza, e ci sono arrivati anche i 6 candidati scesi in campo singolarmente: quello tagliato nel pomeriggio di ieri, in tribunale, dagli avvocati eletti nel Consiglio dell’Ordine di Udine per il prossimo quadriennio, è un traguardo più composito di quanto le previsioni lasciassero intendere. Dentro, volti vecchi e nuovi e, soprattutto, due correnti di pensiero se non proprio diverse, quantomeno disomogenee. Perchè se è vero che di liste ce n’era soltanto una, con un programma preciso e un candidato leader, è altrettanto vero che i suoi sei avversari si erano “scelti” a loro volta per comunanza di intenti e idee.
A raccogliere il maggior numero di consensi, alla fine, è stato Fabrizio Pettoello, tesoriere uscente e tra i sei in corsa solitaria. Per lui 251 voti, cioè 7 in più di quelli ottenuti da Maurizio Conti, capolista di “Insieme contiamo”. Dei tre consiglieri che hanno fatto parte dell’ultima “legislatura” e che si sono presentati con la lista, sono passati Gianluca Visonà (199 voti) e Raffaele Conte (173). En plein, invece, per i colleghi uscenti dell’altro blocco: oltre a Pettoello, restano in sella Andrea Cudini (226), Fabrizio Picotti (209) e Carlo Serbelloni (184). Della nuova squadra faranno parte, inoltre, Ramona Zilli (205) e Massimo Zanetti (168), entrambi candidati singolarmente, e Tiziana Odorico (201), Paola Lerussi (173), Aldo Scalettaris (162), Heidi Biffoni (152), Bruno Simeoni (151) e Monica Catalfamo (146), tutti di “Insieme contiamo”.
Lo spoglio è durato circa quattro ore e si è svolto nella sede del Foro udinese, al piano terra del tribunale. Al seggio si sono presentati 530 votanti, cioè oltre il 50 per cento degli aventi diritto (dopo l’allargamento ai colleghi di Tolmezzo, l’Ordine conta 1052 iscritti, di cui 498 uomini e 554 donne). Il sistema elettorale prevedeva l’assegnazione automatica di un voto a ciascuno dei 15 candidati della lista, in caso di crocetta alla lista stessa, e di un voto per ogni candidato indicato sulla scheda con nome e cognome. In base alla nuova legge professionale, il Consiglio rimarrà in carica per quattro anni, invece che per due, come era stato finora. Spetterà all’avvocato più anziano per iscrizione tra gli eletti fissare la prima convocazione dell’organismo. Cioè l’incontro nel quale si procederà all’elezione del presidente, del segretario e del tesoriere.
«Sono stati premiati l’impegno e lo spirito di servizio dimostrati in questi anni di lavoro – ha affermato l’avvocato Pettoello, al termine dello spoglio –. È un successo che va condiviso con il gruppo della commissione informatica, di cui Ramona Zilli è stata coordinatrice, e che interpretiamo come il ringraziamento dei colleghi per la generosità con cui abbiamo operato, senza ambizione, ma con un progetto preciso: offrire un servizio agli iscritti».
Si sarebbe aspettato qualcosa di più e di diverso l’avvocato Conti, presidente in pectore del nuovo Consiglio, guidato negli ultimi sei mesi dal collega Enrico Bulfone. «Sarebbe stato bello vedere due liste e più proficuo partecipare a un dibattito su due programmi – ha detto –. La logica della nuova legge era proprio quella di favorire un sistema maggioritario. Così, invece, ci si è ridotti a una sorta di caccia al voto. Comunque, ora avremo quattro anni per lavorare insieme e recuperare spazi».
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