Avvocati in versione "bianconera" posano per il calendario: il ricavato andrà in beneficenza

L’iniziativa, giunta alla terza edizione, è di Piero Colle, legale, fotografo e scrittore «Questa volta ho privilegiato i gruppi»

UDINE. “Avvocati in bianconero” è il titolo della terza edizione del calendario dedicato all’ordine forense udinese.

Il fil rouge che unisce le immagini fotografiche realizzate per il 2021 dall’avvocato, scrittore e fotografo Piero Colle riguarda la rappresentazione dei gruppi, ritratti al completo, che formano alcuni studi legali come Ponti&Partners, Persello, Comand di Udine, Monai di Cividale, Lucchin di Palmanova, oppure di professionisti, in questo caso due donne, impegnate in politica che ricoprono ruoli a livello regionale come Barbara Zilli e Maddalena Spagnolo. Chiude, come da tradizione, il mese di dicembre con il ritratto di un professionista carnico, Giunio Pedrazzoli di Tolmezzo, la cui immagine è stata esposta anche in una mostra fotografica di Piero Colle a Vienna ed è stata considerata il migliore portrait dell’esposizione.

La collocazione dei personaggi nei mesi è stata in parte casuale e in parte «studiata», come spiega l’autore Colle, privilegiando i rapporti, anche di ottima colleganza e in alcuni casi di amicizia, tra i vari legali. Rappresentativa è infatti a questo proposito la foto dei “campioni del tennis” Gaiardo, Salvatorelli, Lucca, Discepolo. Da gennaio a novembre troviamo gli avvocati Spadetto, De Pauli, Panella, Ponti, Bertolissi, Canciani, Luisa e Carlo Monai, Spagnolo, Zilli, Bighin, Cattivello, Fattori, Cicuttini, Zignani, Dal Ben, Pellizzari, Lucchin, Iaiza, Praturlon, Bernardis, Aloisi, Ret, Artico, Giulio Emilio Persello, Cattaruzzi, Andrea Jacopo e Paolo Persello, Della Bianca, Gaiardo, Salvatorelli, Lucca, Discepolo, Viola, Bulfone, Stellato, Spartà, Boldarino, Varutti, Picco, Vicario, Emanuela e Stefano Comand, Trevisiol, Furlan, De Stefani, Crosilla.

Le dodici immagini sono state tratte dall’autore tra i 1.150 avvocati iscritti all’Ordine di Udine. Nella poetica fotografica di Piero Colle, la tecnologia digitale ha avuto grande rilievo, soprattutto nella possibilità creativa di realizzare immagini in bianconero quasi spento di luminosità di forte impatto visivo. «Quando si ritraggono gruppi di persone – osserva l’avvocato fotografo – l’importante è cogliere non “tutti” ma “ciascuno” nella sua ineludibile peculiarità». Colle coltiva la passione per la fotografia sin da ragazzo, la sua prima esposizione risale al 1970. Tra le più recenti ha esposto sue opere in una grande rassegna a Vienna nel marzo 2020 e a Udine nell’ottobre scorso.

I calendari sono disponibili nella sede dell’ordine degli avvocati, in tribunale. Il ricavato sarà dato in beneficenza.

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