Azzano Decimo, inchiesta della Corte dei conti su Bortolotti
AZZANO DECIMO. L’oggetto del contendere è rappresentato dalle progressioni di carriera di buona parte dei dipendenti del Comune di Azzano Decimo relative agli anni 2011, 2012 e 2013: secondo la Corte dei conti, avrebbero dovuto avere valore unicamente giuridico e non economico. Invece, la giunta guidata dall’ex sindaco Enzo Bortolotti dispose anche benefit economici, causando, a giudizio dell’organismo di controllo, un danno erariale per l’ente pari a circa 132 mila euro.
Per queste ragioni, la Corte dei conti individua le responsabilità di tale danno “nel comportamento gravemente colposo” di quindici persone tra ex amministratori, dipendenti, rsu e rappresentanti sindacali: gli interessati hanno 30 giorni di tempo per presentare una memoria difensiva.
Come si arrivò alla delibera attraverso cui vennero disposte le progressioni di carriera? Rispetto al modus operandi adottato in tale circostanza dall'apparato burocratico del municipio, l’ex primo cittadino non entra nel merito. «Ho ricevuto la notifica ed entro i termini previsti presenterò, attraverso il mio legale, un documento in cui ripercorrerò le tappe della vicenda», è il laconico commento di Bortolotti.
La questione è prettamente tecnica e prende le mosse alla fine del secondo mandato amministrativo a guida centrodestra.
A poche settimane dalla conclusione della sua seconda esperienza alla guida del Comune di Azzano Decimo, alcuni mesi dopo essere stato reintegrato nel ruolo di sindaco in seguito alla sospensione per la vicenda della multa per eccesso di velocità comminatagli dalla polizia locale di Azzano Decimo, Bortolotti venne informato dall’apparato amministrativo del municipio di quella che era ritenuta un’esigenza: adeguare le progressioni di carriera alle normative.
L’esecutivo approvò quindi una delibera che disponeva tali avanzamenti, prevedendo anche benefici economici che, secondo i giudici contabili, non avrebbero dovuto essere presi in considerazione e, di conseguenza, non si sarebbe nemmeno dovuti procedere alla loro applicazione.
Di qui la richiesta di danno erariale, a cui si è arrivati in seguito a una segnalazione operata dal Comune il 20 dicembre 2013: il Municipio informò la Corte dei conti su suggerimento del collegio dei revisori dei conti. Ora gli interessati sono tenuti a depositare una memoria difensiva.
Pare che alcune delle 15 persone chiamate in causa dai giudici contabili avrebbero già proceduto in tal senso, altre depositeranno un documento con tali contenuti nei prossimi giorni. Al di là delle conseguenze, la questione riconduce a un clima politico teso che, a distanza di pochi anni, se possibile si è ulteriormente inasprito.
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