Baffi alla Hitler sulla Madonnina

LATISANA. Si divertono a imbrattare la statua della Madonna, nel giardinetto dietro al Duomo, disegnandole due baffetti neri e prendendosela anche con gli angioletti scolpiti ai suoi piedi. Non è chiaro quando i vandali abbiano potuto agire, perché il giardinetto viene visitato solo periodicamente da alcuni volontari, fra i quali alcuni Alpini, che lo tengono pulito e che solo nei giorni scorsi si sono accorti di quanto era accaduto. Il parco Campiello Regina Pacis, anche se recintato, è sempre aperto e purtroppo è da tempo il ritrovo di incivili che non perdono occasione per sporcarlo in tutti i modi, lasciando in giro immondizie, ma anche utilizzando il giardinetto come latrina.
A bottiglie, vetri, lattine, cartacce ed escrementi, i volontari sono ormai abituati. Ma vedere danneggiata la statua della Madonna li ha profondamente addolorati; soprattutto per l'impossibilità di ripulire quello scempio, perché dalla consulenza di un tecnico esperto di restauri, è emerso che l'inchiostro del pennarello utilizzato, indelebile, entra nella superficie porosa della pietra. E tentare di pulire quei baffi avrebbe provocato un danno ancora maggiore. Stessa cosa per i segni neri tracciati negli occhi dei due putti, posti ai piedi di Maria.
Il giardinetto è stato realizzato nel settembre del 1965, sopra ai resti di un antico cimitero del 1780 – ci ha spiegato ieri Joseffino Zanelli, coordinatore del gruppo di volontari che periodicamente si prende cura dell'area – ed è dedicato ai caduti e ai dispersi di tutte le guerre.
Purtroppo il dubbio che a sporcare il giardinetto siano anche i clienti del vicino bar i volontari ce l'hanno da tempo: fra poche settimane il locale riaprirà sotto una nuova gestione, con la quale chi si prende cura del parco si è già incontrato chiedendo e ottendo la collaborazione, perché tali episodi non si ripetano. Continuare a imbrattare quel giardino è un atto di inciviltà che dovrebbe urtare la sensibilità di tutti e non solo dei volontari che se ne prendono cura: il Campiello Regina Pacis non è solo un luogo sacro, ma anche un degli angoli più ricchi di storia di tutta la città.(p.m.)
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