«Baldasseria bassa a senso unico e ciclabile»

Udine, il Wwf boccia la pista prevista in viale Palmanova: troppo impattante e costosa. Pizzutti: le biciclette possono essere dirottate in una corsia della strada parallela
ANTEPRIMA UDINE interviste in v. baldasseria bassa
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UDINE. «No alla pista ciclabile in viale Palmanova, meglio trasformare via Baldasseria bassa in una strada a senso unico e riservare, quindi, una corsia alle biciclette e ai bus». La proposta arriva dal presidente regionale del Wwf, Roberto Pizzutti, che pur essendo un grande sostenitore della mobilità alternativa, non può evitare di prestare attenzione anche all’ambiente. E in questo caso, la sua proposta si basa proprio su una valutazione ambientale: «In viale Palmanova, la pista ciclabile cambierebbe il paesaggio delle rogge».

Ma andiamo con ordine. Il Comune ha effettuato uno studio di fattibilità per realizzare, in viale Palmanova, la pista ciclabile coprendo i fossi. Uno studio che prevede un investimento di 1 milione di euro impossibile da trovare a palazzo D’Aronco dove, come in tutti i comuni, sono stati fatti i salti mortali per chiudere il bilancio di previsione.

Fatto salvo questo aspetto e valutato l’impatto ambientale dell’opera, il Wwf, in alternativa, propone di lasciare nel cassetto quel progetto per spostare l’attenzione su via Baldasseria bassa. «Considerato che via Baldasseria bassa è una strada parallela al viale, si può realizzare la pista ciclabile senza spendere tutti quei soldi» aggiunge Pizzutti secondo il quale «se via Baldasseria bassa diventa una strada a senso unico si libera una corsia per biciclette e autobus».

Un progetto, questo, che stando alle valutazione del Wwf «è fattibile in due mesi e a costo davvero contenuto». Resta da capire, però, se i residenti in via Baldasseria bassa accettano di percorrere la strada solo a un senso per veder sfilare le biciclette.

Viale Palmanova non è l’unica strada priva di pista ciclabile in città. Tra le maggiori criticità, il Wwf cita anche via Marsala, una delle strade più a rischio per i ciclisti. «Qui non si può fare molto perché la strada è stretta» continua Pizzutti convinto che se ci fosse un collegamento ciclabile diversi residenti a Cussignacco si sposterebbero in bicicletta. Per quanto riguarda viale Volontari, invece, il Wwf oltre alla ciclabile sopraelevata utilizzata per lo più per le passeggiate, ritiene indispensabile la realizzazione di una ciclabile anche lungo la carreggiata. «In questo caso, la pista si può ricavare stringendo il marciapiede» sottolinea Pizzutti nell’evidenziare che i pendolari da tempo chiedono questo collegamento ciclabile.

Anche a Udine, insomma, aumenta l’utilizzo delle biciclette. Molte le iniziative per sponsorizzare gli spostamenti sulle due ruote, basti pensare che venerdì si terrà il secondo Campionato italiano della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente, Città in Bici e Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta). La gara consiste nel contare i ciclisti che passano attraverso i varchi prescelti dal Comune, ovvero via Roma e via Mantica. E Udine si batterà per confermare il primo posto guadagnato lo scorso anno nella classifica nazionale.

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