Bambina aggredita, protesta in piazza

Maniago, esponenti politici e cittadini invocano maggiore sicurezza. Il pm chiede la convalida dell’arresto del romeno

MANIAGO. Dopo l’aggressione di sabato alla bimba di 8 anni il clima a Maniago è teso: ieri un’azione di protesta è stata messa in atto al mercato cittadino della città da alcuni esponenti politici, accompagnati da cittadini, che non hanno esitato a condannare, anche con toni duri, il gesto compiuto da un 32enne romeno, per il quale il pubblico ministero Monica Carraturo ha chiesto la convalida dell’arresto al gip Alberto Rossi. «La nostra solidarietà alla famiglia e alla bambina aggredita.

Gli psicopatici devono essere ospitati in idonee strutture. La colpa di tutto ciò è dello Stato. Vergogna»: recitava così il cartellone esposto tra le bancarelle del mercato da Ferdinando Polegato, fondatore dell’associazione Il Grembiule e candidato alle regionali con il gruppo Pensionati, Giampietro Bruni, presidente del Grembiule, e Carmine Mucciolo, consigliere comunale ad Arba e candidato alle regionali nelle liste del Pdl come indipendente del Movimento sociale Fiamma tricolore, accompagnati da diversi cittadini e da Gennaro Bufano, spilimberghese che da domenica sta facendo lo sciopero della fame e della sete perché senza lavoro.

Il gruppo ha manifestato in piazza Italia per dichiarare apertamente pure il proprio auspicio, ossia «che il giudice non rimandi a Maniago l’aggressore della bimba». Un augurio che diversi cittadini non hanno esitato a condividere, anche su Facebook, dove continua a essere postata pure la foto che immortala la scritta comparsa sul muro di un capannone di via Arba, in cui si legge: «Ha solo 9 anni... Per te nessuna pietà». «Non vogliamo sollevare polemiche, ma riteniamo sia doveroso riflettere su questo episodio grave – ha detto Bruni –. E’ necessario che gli amministratori comprendano che, mai come oggi, tagliare gli sprechi è fondamentale per reinvestire le risorse anche nell’ambito della sicurezza. Questi episodi, che un tempo accadevano soltanto nelle grandi città, ora si verificano anche in zone come Maniago.

E’ necessario intensificare i controlli su più fronti». Una necessità che è stata rilevata pure da Polegato e Mucciolo, che hanno precisato come col termine controlli non si debba intendere solamente il pattugliamento del territorio, ma anche «una più accurata verifica su tutti gli stranieri che circolano in regione, per evitare che si generino situazioni di pericolo, come quella di sabato».

Intanto, oggi, alle 9.30, al servizio di Psichiatria dell’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, dove il 32enne romeno è ricoverato, si terrà l’udienza davanti al gip Alberto Rossi. Il pm Carraturo contesta le ipotesi di reato previste dagli articoli 582 e 583 del Codice penale, ossia lesioni personali gravi e una serie di aggravanti che vanno dai futili motivi ai danni verso minori, nonché quelle previste dall’articolo 337, ovvero la resistenza a pubblico ufficiale, e le aggravanti contemplate dall’articolo 577 che prevedono pene molto alte. L’avvocato del romeno, Luca Malacart, intende richiedere una perizia psichiatrica.

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