Banca di Cividale, fondo di 2 milioni di euro per l’acquisto delle azioni

Il provvedimento costituisce una piccola boccata d’ossigeno per i soci, che restano invece a bocca asciutta sul fronte dividendi. L’assemblea ha approvato il conto economico e in seduta straordinaria ha ribattezzato l’istituto di credito: si chiamerà Civibank. La presidente Michela Del Piero: “Non permetteremo a nessuno di scalarci”

CIVIDALE. Via libera al fondo acquisto azioni proprie. Dopo lo sbarco sul mercato Hi-Mtf lo scorso mese di giugno, con scarsi risultati, Banca di Cividale tenta una nuova strada per dare uno scossone alle azioni che restano di fatto illiquide.

Il mercato è fermo e nemmeno l’ultima quotazione a 11 euro (in discesa rispetto ai precedenti 15) ha sortito effetti positivi. Così la banca corre ai ripari.

All’assemblea dei soci riunita stamattina, sabato 28 aprile, nell’ex chiesa di San Francesco, a Cividale, il cda ha proposto l’istituzione di un fondo destinato all’acquisto delle azioni. Dote: 2 milioni di euro.

Per la piena operatività la banca attende un regolamento da Consob.

«In quello - spiega la presidente Michela Del Piero - saranno definite le modalità dell’acquisto per non incorrere in abusi di mercato».

Il fondo promette una (piccola) boccata d’ossigeno ai soci. Che restano invece a bocca asciutta sul fronte dividendi.

L’utile di esercizio paga dazio alla rivoluzione informatica e al decreto salva banche: pesa appena 753 mila euro (-38,9% rispetto al precedente).

Poco, specie rispetto ad altri istituti operativi in Fvg (Friuladria è citata a più riprese).

A chi ne paragona i risultati, Del Piero ribatte: «Siamo noi l’unica banca autonoma rimasta in Fvg. Altri che pure fanno bene fanno parte di gruppo con testa fuori dalla regione».

Non la Cividale. A chi rilancia la trasformazione in Spa Del Piero risponde: «Non ci faremo scalare».

A oggi l’ipotesi non è presa in considerazione. Per ora a cambiare - lo ha deliberato l’assemblea che ha pure dato il via libera al bilancio 2017 - è solo il nome dell’istituto (a fini commerciali).

In alternativa allo storico Banca di Cividale da oggi si potrà usare anche Civibank.

Nel dettaglio, dal bilancio si evince quanto segue: la raccolta diretta registra una consistenza di 2.562 milioni (+0,3% rispetto allo scorso anno); la raccolta indiretta sale a 1.023 milioni di euro rispetto ai 974 milioni del 2016; i crediti verso la clientela si attestano a 2.624 milioni (+0,1%), mentre i nuovi finanziamenti sono stati di 369 milioni di euro di cui 150 milioni a privati e famiglie (+ 3%) e 219 milioni alle imprese (+16,9%).

Da sottolineare che la generazione di nuovi Npe (Non performing exposure) risulta in costante diminuzione (- 43% su base annua) a conferma del superamento della fase più acuta della crisi.

Il patrimonio netto a fine 2017 risulta essere di 301,6 milioni di euro, mentre i coefficienti patrimoniali si attestano rispettivamente a 13,10% il Common Equity Tier 1; 13,10% il Tier1 ratio ‘pashed in’ e 13,55% il Total Capital ratio.

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