Banche e brokers, è caccia ai milionari - FOTO

Palazzolo dello Stella, istituti di credito impegnati a rintracciare i fortunati. E in paese arriva un funzionario della Sisal
Palazzolo 19 Marzo 2013 scorci del paese vincita e vincitori Copyright Petrussi Foto Press /turco
Palazzolo 19 Marzo 2013 scorci del paese vincita e vincitori Copyright Petrussi Foto Press /turco

PALAZZOLO DELLO STELLA. Un nuovo sistema in vista dell’estrazione del Superenalotto in programma ieri sera. Lo ha preparato sempre lui, Rocco Cogol, titolare dell’edicola “Centro”, dove sabato c’è stata la vincita di 53 milioni. Bene, a metà mattinata tutte le quote erano già stata vendute.

E ce ne fossero state ancora sarebbero andate a ruba. Il sistema, stando ad alcuni avventori, sarebbe costato complessivamente 800 euro. Ma non si sa quante fossero le quote. Cogol, visibilmente stanco, stressato, provato dall’assalto di media, di vincitori, di amici e di parenti, non ha voglia di commentare anche se ammette che il “colpo grosso” di sabato sera ha lasciato il segno. Ovviamente positivo visto che a Palazzolo dello Stella la gente continua a giocare. E anche nella rivendita di tabacchi e giornali, di proprietà di Franco Bonoli, posta accanto al bar All’Antica osteria ai Tubi, ieri mattina c’è stata una piccola processione di gente che ha giocato al Superenalotto.

Insomma, a Palazzolo dello Stella il clima è ancora di euforia. La caccia ai vincitori è diventata una sorta di gioco per comporre il puzzle i cui tasselli sono formati dai tanti nomi dei fortunati. Ne mancano ormai pochissimi all’appello. Nei bar li elencano uno a uno. Già, ancora pochissime incognite. Il sindaco, Mauro Bordin, ha ribadito ieri di non avere mai giocato un sistema in quell’edicola e, dunque, di non rientrare tra i vincitori, cosa questa confermata dallo stesso Cogol.

Molti milionari sono però venuti allo scoperto: ammettono la vincita, si fanno vedere nei bar, pagano da bere. E non nascondono la grande felicità. Donato è un pensionato del posto che proprio ieri ha bevuto il caffè con uno dei sistemisti vincenti. «Gli ho chiesto – riferisce mentre sorseggia con alcuni amici un bicchiere – dove abbia intenzione di “mettere” i soldi. La sua risposta è stata che stava pensando al congelatore perché così, mi ha riferito, si impacchettano bene e si conservano meglio».

Vero è che uno dei problemi che i vincitori riferiscono è quello sul come investire il denaro. Dubbio questo che è già stato affrontato da banche e brokers. Alcuni vincitori si sono già rivolti a istituti di credito locali. «Non dico nulla – dichiara uno dei direttori di una banca di Palazzolo – perchè violerei la privacy, senza contare che non sarei corretto nei confronti di chi mi avesse contattato». «Personalmente – gli fa eco un suo collega – non ho ancora avuto richieste di colloqui in tale senso. Presumo e spero però che a breve qualcuno dei vincitori si faccia vivo. E in questo credo di interpretare il pensiero dei miei colleghi delle banche di questa zona».

Lo stesso direttore aggiunge anche che è molto probabile che a Palazzolo siano già piombati diversi brokers alla ricerca dei vincitori per offrire loro ipotesi di investimento. «Sono certo – dice ancora – che proporranno offerte molto allettanti e competitive, ma noi sapremo fare altrettanto. Insomma, vedremo nei prossimi giorni».

E la conferma della presenza in paese di alcuni operatori finanziari viene confermata da uno dei vincitori della super-schedina che ovviamente pretende l’anonimato. «Credo che diverse persone si siano già rivolte a Rocco ritenendo che lui sia in grado di fornire l’elenco dei vincitori, cosa che ovviamente non farà mai per garantire il segreto professionale».

E mentre brokers, anche assicurativi, e banche vogliono essere della partita milionaria, ieri a Palazzolo è arrivato anche un funzionario milanese della Sisal. Su chi abbia incontrato è ancora top secret. Di certo ha voluto dare conto o – assicurano i bene informati – delle modalità di riscossione della vincita. Che, sempre stando ai si dice degli stessi fortunati, dovrebbe essere fomalizzata nel giro di 20 o 30 giorni.

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