Banconote false usate nei bar Un anno e 8 mesi di reclusione
Non è bastato un anno di attesa per ottenere una risposta dal tribunale di Napoli alla richiesta di estinzione di una delle due sospensioni condizionali di cui precedentemente aveva goduto il suo assistito. Così l'avvocato Jessica Canton ha dovuto “accontentarsi” di patteggiare un anno e 8 mesi di reclusione, più 400 euro di multa, per Gianluca Aruta, 34 anni, residente nel capoluogo campano, colpevole di spendita di banconote false e truffa.
Per gli stessi reati avevano già patteggiato nell'aprile dello scorso anno altre due persone. La posizione di Aruta era stata tenuta aperta proprio per consentire al legale di proporre la sospensione della pena. Che invece l'uomo dovrà scontare. Attualmente Aruta è libero e ha un lavoro, l'avvocato Canton ne chiederà dunque l'affidamento in prova ai servizi sociali.
La vicenda era relativa alla querela presentata dal Bar Eden di Bannia, dal supermercato Crai di Sacile e dalla farmacia Visale di Arzene: denunce che avevano fatto scattare l'ipotesi di reato di truffa, oltre a quello della spendita di banconote false. Il trucco dei tre era semplice: acquistavano il pane, qualche alimento, le sigarette. Cose da pochi euro, giusto per mettere sul banco pezzi da 20 euro, contraffatti, e incassare il resto, naturalmente in soldi veri. Nell'auto, quando erano stati fermati dagli uomini della questura, avevano un astuccio con decine di banconote fasulle. Il primo a chiamare il 113 segnalando i tre uomini, era stato un commerciante di Valvasone.
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