Banda dei videopoker, inseguimento ad alta velocità

I carabinieri di Feletto cercano di fermare i malviventi che però hanno a disposizione una Subaru (rubata il giorno prima a una famiglia friulana) più potente

UDINE. Braccata dai carabinieri, stavolta la banda dei videopoker ha dovuto mollare il bottino dopo un inseguimento ad alta velocità lungo la bretella che collega la zona di Udine nord con l’abitato di Salt di Povoletto.

Ladri con l’auto più veloce

Alla fine i malviventi, grazie al potente motore della Subaru su cui stavano scappando (un’auto rubata il giorno prima a una famiglia di Tavagnacco), sono riusciti a guadagnare terreno e sono scomparsi nel buio.

Abbandonano il bottino

Dopo essere scampati all’arresto, però, non hanno voluto rischiare ulteriormente e hanno preferito abbandonare la macchina in mezzo ai campi di Godia - a bordo hanno lasciato pure cambiamonete pieno di denaro - e non le hanno dato fuoco (come fanno di solito) per non richiamare l’attenzione di eventuali altre pattuglie.

Il colpo al Perchè no

È accaduto tutto in pochi minuti ad alta tensione nella notte tra sabato e ieri, intorno alle quattro. A quell’ora, infatti, è entrato in funzione il sistema antifurto del bar “Perchè no” di via Nazionale, a Tavagnacco, un locale che si trova a poca distanza dal megastore Arteni, vicino alla rotonda.

Due incappucciati

I militari della stazione di Feletto Umberto, che in quei momenti stavano pattugliando proprio le medesime zone, sono piombati sul posto e hanno colto in flagranza almeno due individui incappucciati (non è escluso, infatti, che nei paraggi ci sia stato anche un “palo”). Questi ultimi avevano già messo a segno il colpo. Dopo aver forzato la porta d’ingresso con leverini e cacciaviti, avevano preso il fondo cassa di circa quattrocento euro e un cambiamonete.

L’inseguimento

Saltati in auto, sono partiti a tutto gas, dirigendosi verso est. I carabinieri, sulla loro Fiat Stilo, hanno tentato un inseguimento per alcuni chilometri, finchè i ladri, grazie alla potenza della Subaru Impreza e con una guida a dir poco incosciente, sono riusciti a farla franca, almeno per ora.

No alle chiavi in macchina

La Subaru utilizzata dai banditi era stata rubata, insieme a una Volkswagen Polo, in un cortile di viale Trieste, a Tavagnacco nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 giugno. La famiglia, riponendo evidentemente troppa fiducia nel prossimo, aveva lasciato le chiavi di entrambe le vetture nell’abitacolo. E i proprietari, stavolta, pur nella disavventura, hanno anche avuto fortuna perché la Polo è stata ritrovata poche ore dopo in zona Feletto (evidentemente non era abbastanza veloce per essere utilizzata per furti e rapine, oppure aveva poco carburante) e presto recupereranno anche l’Impreza. Ed entrambe le vetture d’ora in poi - almeno questo è l’invito dei carabinieri - rimarranno sempre ben chiuse e magari in un garage.

L’assalto all’Eurospar

Qualche ora prima della razzia di Tavangacco, a Manzano ne è stata tentata un’altra. Qualcuno avrebbe voluto assaltare la cassa continua dell’Europsar di via Zorutti e, pochi minuti prima di mezzanotte, ha fatto scattare l’antifurto. Ma poi le sirene del supermercato, insieme a quelle dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Palmanova, hanno però indotto i malintenzionati a fuggire a bordo di una station wagon scura.

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