Banda delle flex, condanne per dieci anni

PORDENONE. Sono stati inflitti cinque anni e due mesi di reclusione, nonché 600 euro di multa ciascuno, a Daniele Gerbino e Mirko Lebbiati, accusati di furto aggravato in concorso. Il sostituto procuratore Maria Grazia Zaina aveva chiesto 5 anni e 4 mesi per entrambi.
Decine di migliaia di euro il bottino, fra gioielli e contanti, per i quali è stata disposta la confisca. Condannati anche all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, oltre che al pagamento delle spese processuali.
Ecco la mappa dei beni confiscati realizzata da Confiscati Bene (dati dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati)
Gerbino e Lebbiati, di etnia sinti, originari della provincia di Asti, 33 anni il primo, 27 anni il secondo, erano stati arrestati, insieme con Roberto Negro, 22 anni, nel luglio dell’anno scorso dai carabinieri della Compagnia di Portogruaro.
Secondo gli investigatori, facevano parte della banda delle flex che aveva colpito nel Portogruarese e nel Pordenonese, svaligiando uffici e abitazioni. A bordo dell’automobile sulla quale erano stati intercettati, erano stati trovati arnesi da scasso, radio-scanner, sottocaschi, guanti, torce, flessibili e smerigliatrici.
Nelle perquisizioni domiciliari erano stati recuperati altri arnesi da scasso, due moto di grossa cilindrata, una seconda autovettura, 25 targhe di moto e auto clonate, 6 mila euro, 1.500 dollari Usa e 1.700 franchi svizzeri, oltre a svariati monili e preziosi d’oro e d’argento.
Lebbiati, Gerbino e il 22enne Roberto Negro erano gia stati condannati dal tribunale di Treviso per cinque colpi portati a termine e uno tentato, nelle province di Verona, Treviso, Vicenza e Pordenone. Il guo Bruno Casciarri aveva inflitto tre anni e quattro mesi di reclusione a Lebbiati e a Gerbino e due anni di carcere a Negro (quest’ultimo era incensurato).
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