Banda larga in Friuli, la connessione va a singhiozzo: «Montagna senza rete veloce, la situazione è insostenibile»
UDINE. Escluse le zone industriali di Amaro, Tolmezzo e Villa Santina dove la connessione internet c’è e funziona, nel resto della montagna friulana lavorare online è praticamente impossibile. Nella stragrande maggioranza dei comuni marginali del Friuli Venezia Giulia, l’infrastruttura è assente e le imprese sono costrette a spostarsi o a rinunciare all’innovazione.
Confindustria Udine in collaborazione con Carnia Industrial Park ha mappato la velocità di connessione a internet di circa 90 aziende della montagna friulana con uno “Speed test”, lo strumento di misurazione messo a punto e sviluppato da Digital innovation hub Udine e Ip4Fvg, e la fotografia che ne esce evidenzia una situazione troppo nota. Da tempo gli imprenditori della montagna e gli amanti delle terre alte sollecitano la posa della banda larga per avere le stesse possibilità di lavorare e studiare di chi risiede nelle zone più urbanizzate.
I dati. Le misurazioni effettuate dagli industriali rilevano la velocità di connessione download per scaricare un file o un video da Internet, e upload, ovvero il tempo necessario per caricare e inviare un file di grosse dimensioni. Le imprese insediate nelle zone industriali di Amaro, Villa Santina e Tolmezzo dispongono di una connessione eccellente che in termini di valore assoluto superano la media regionale di 26 megabyte registrata ad aprile: la velocità Download va oltre i 56 mega-byte per le aziende di Amaro, i 42 e i 33 mega rispettivamente per quelle di Villa Santina e di Tolmezzo. La velocità di upload invece si attesta a quasi 34 mega ad Amaro, 9 a Tolmezzo e 4 a Villa Santina. Negli ultimi due casi il valore risulta troppo basso per disporre di un servizio eccellente.
Commenti e criticità. «I dati confermano che la connessione in montagna risulta apprezzabile nelle zone industriali infrastrutturate dal Carnia Industrial Park, pur con margini di miglioramento per la velocità di upload di Tolmezzo e Villa Santina. La digitalizzazione imposta dall’Industria 4.0 – spiegano Dino Feragotto, vice presidente con delega all’Innovazione di Confindustria Udine, e Nicola Cescutti, coordinatore della delegazione di Tolmezzo di Confindustria Udine – necessita di una connessione efficiente generalizzata e diffusa, anche a favore delle attività produttive insediate nelle aree più marginali.
Per questo motivo l’invito di Confindustria Udine, del suo gruppo di lavoro “Banda larga” e della delegazione di Tolmezzo, che reputano il tema del digital divide tra quelli prioritari per il rilancio dell’economia montana, è sempre lo stesso: spronare tutti gli attori coinvolti nel processo di cablatura affinché sia accelerato». Cescutti ricorda anche che «durante il recente lockdown imposto dall’emergenza Covid-19, in alcune aziende montane non è stato sempre possibile ricorrere allo strumento dello smart working proprio per una questione di scadente connettività alla rete. È una situazione di fatto insostenibile. La digitalizzazione e la connettività del territorio montano vanno considerati asset irrinunciabili se vogliamo davvero porre un freno al suo spopolamento».
Proposte. Al fine di migliorare la disponibilità e la qualità dei servizi di connettività sul territorio regionale, in particolare in quello montano, Confindustria Udine ha proposto di agire sui soggetti deputati al rilascio di autorizzazioni e concessioni per la realizzazione di infrastrutture di telecomunicazioni da parte degli operatori economici di settore anche assegnatari delle risorse messe a disposizione da Regione e da Open Fiber per la realizzazione della banda ultra larga. «Va ricordato – rimarcano Feragotto e Cescutti – che il decreto Semplificazione contiene misure di semplificazione per reti e servizi di comunicazioni elettroniche. Sono state introdotte misure per la velocizzazione dei lavori sulle infrastrutture di rete per le comunicazioni elettroniche e la banda ultralarga, prevedendo procedure autorizzative semplificate per gli scavi, installazione e manutenzione di reti in fibra e degli impianti radioelettrici di comunicazione».
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