Bando delle imprese a Pordenone, ecco a chi verranno distribuiti i finanziamenti da 1,5 milioni di euro | L'elenco completo

PORDENONE. Ci sono l’azienda che realizza portali web e quella che offre servizi alle imprese, quella che sistema biciclette e l’immobiliare, il centro estetico e l’organizzatore di eventi, il bar, il ristorante e la paninoteca: ecco l’identikit di chi riceverà la seconda tranche dei contributi del “bando delle imprese”, progetto portato a termine in questi giorni dall’assessore Guglielmina Cucci e dal sindaco Alessandro Ciriani.
Sono 32 le aziende che hanno investito sull’innovazione mettendo sul piatto 3,2 milioni di euro: l’amministrazione comunale restituirà 1,571 milioni, ovvero sino a un importo massimo del 70 per cento della spesa sostenuta.
La graduatoria verrà finanziata completamente. Al primo posto la We Digital di via Roggiuzzole che sta portando avanti un progetto relativo a siti web, quindi la Maen srl di via Oberdan, società gestrice dell’Arbat caffè. Acme Lab di corso Garibaldi è una srl fornitrice di servizi alle imprese, il Blackdiamont pole sport school propone corsi sportivi in via Oberdan. Scorrendo l’elenco dei beneficiari (importi investiti e concessi sono riportati nella tabella) si trovano Birra Galassia, Viteria 2000, Zago srl, coop Karpos, Centro ufficio srl, DmyZero srl, Etre Mignon, il ristorante giapponese Yokoso, l’attività artigianale Vesti e Krea, la paninoteca Kings, lo Steam di viale Mazzini, il parrucchiere Albert, Ciclotime, il gruppo radiofonico Assogroup, Punto Pizza, la Catina, Ferronato, La Pecora Nera, Dado concept, l’immobiliare Penta Investimenti, Erre Moda, Caffè Milano, l’estetica New space energy, l’organizzatore di eventi Top srl, il bar Rima, la società Polinote, Mg (bar di corso Garibaldi). Ultima società in graduatoria Portorico di corso Vittorio Emanuele.
L’iter della seconda tranche del bando delle imprese è stato sbloccato poche settimane fa, non senza polemiche. La protesta dei potenziali beneficiari a causa del ritardo nell’espletamento delle pratiche aveva creato un incidente diplomatico, nell’amministrazione comunale e un funzionario era stato “sollevato” dall’incarico. Ora il caso è risolto e la segreteria generale ha dato il via libera alla graduatoria dei beneficiari dei fondi.
Il “bando delle imprese” è una costola del “bando delle periferie” da 18 milioni di euro e assegna contributi sino al 70 per cento degli investimenti di imprese già operative e nuove.
I fondi sono sufficienti a soddisfare pressoché tutte le istanze: mancano solo 38 mila euro, che saranno ricavati dalle pieghe della rendicontazione e andranno a sostenere l’ultima impresa in graduatoria.
«Iniettiamo nel sistema economico pordenonese 3,6 milioni che generano investimenti per quasi 6 milioni – avevano commentato recentemente il sindaco Alessandro Ciriani e l’assessore Guglielmina Cucci –. È una delle poche cose che un Comune può fare in questo momento per dare una boccata d’ossigeno al tessuto delle piccole imprese». Sindaco e assessore avevano rivolto un ringraziamento particolare al segretario del Comune Maria Teresa Miori, alla funzionaria Silvia Cigana e a tutto lo staff «che ha permesso di sbloccare un iter che si era incagliato».
All’inizio di dicembre del 2020 era stata approvata la prima tranche di contributi e graduatoria: 26 domande accolte per 1,297 milioni di euro; ora viene licenziata la seconda tranche: 32 domande per 1,571 milioni di euro di contributo.
Con questi fondi possono essere acquistati arredi, attrezzature, dehor, impianti di condizionamento, wi-fi, e possono essere abbattute le barriere architettoniche: vengono in sostanza finanziati tutti gli interventi «non strutturali».
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