Bar sotto sequestro a Udine: «Chiudiamo prima, ma fateci lavorare»

Appello del titolare del locale Tetris (ora chiuso per un presunto reato di disturbo della quiete) alle istituzioni
Udine 14 Marzo 2013. Locale Tetris di Via PortaNuova sotto sequestro. Telefoto copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi
Udine 14 Marzo 2013. Locale Tetris di Via PortaNuova sotto sequestro. Telefoto copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi

UDINE. «Siamo disponibili a chiudere prima, a dialogare con i vicini e le autorità. Ci siamo già recati in questura una decina di giorni fa per capire cosa possiamo fare e, da un paio di settimane, abbiamo assunto una guardia giurata. Insomma, ci stiamo impegnando, non trascuriamo certo il diritto alla quiete dei residenti. Ma il locale deve rimanere aperto, ci lavorano cinque persone».

Questo l’appello lanciato ieri da Giorgio Perraro, uno dei titolari del locale Tetris (che si trova in via Portanuova 11) posto sotto sequestro giovedì scorso dalla polizia municipale. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica sulla base di un presunto reato di disturbo della quiete pubblica.

L’american bar (un ambiente originale in cui si fanno mostre, musica e teatro) è ancora chiuso in attesa della decisione del Gip. «Abbiamo tutte le autorizzazioni previste, abbiamo sempre rispettato leggi e regole e fin dall’inizio abbiamo cercato di sensibilizzare la nostra clientela al rispetto dei residenti - prosegue Perraro -, abbiamo messo una molla alla porta in modo che si chiuda automaticamente ad ogni passaggio, proprio per evitare che le voci arrivino all’esterno». «I nostri vicini - avevano scritto mesi fa i responsabili di Tetris su un cartello appeso alla porta, poi strappato e nuovamente esposto - hanno diritto di poter riposare tranquilli e noi di poter lavorare per voi senza rischiare di ricevere multe o la chiusura del locale».

«Stiamo cercando un accordo che riesca a soddisfare le esigenze di tutti» spiega l’avvocato Angela De Marco che tutela i gestori del Tetris. «Siamo anche disponibili a chiudere a mezzanotte invece che alle 2 - precisa lo stesso Perraro -, ma dobbiamo lavorare, altrimenti l’attività e diversi posti di lavoro sono a rischio visto che paghiamo un affitto e gli stipendi. La guardia giurata, nei nostri intendimenti, dovrebbe essere presente nelle serate di maggiore movimento, ossia venerdì, sabato e anche mercoledì. Il suo compito è tenere sotto controllo la situazione, in particolare all’esterno».

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