
Udine fa la storia, promossa in serie A: battuto Rimini 95-86. Pedone: «Abbiamo costruito un sogno in 5 anni»
I ragazzi di Adriano Vertemati trascinati dal capitano Mirza Alibegovic si sono imposti sulla rivale per il primato in classifica. Il coach: «Una squadra forte e una società che ci ha creduto», Micalich: «Complimenti a Udine»
Lotta punto a punto, ci mette tutta la voglia e la forza per conquistare questa vittoria. E l'Apu ce la fa: batte Rimini 95-86 e torna dopo 16 anni in A. Al Carnera si è fatta la storia. I ragazzi di coach Adriano Vertemati trascinati dal capitano Mirza Alibegovic, che ha chiuso con un’ultima tripla da paura, si sono imposti sulla rivale per il primato in classifica. In un palazzetto sold out, c'è stato un solo coro "Forza Udine".
La cronaca della partita
Dopo 16 anni, l’Apu Old Wild West Udine conquista la promozione in Serie A con due giornate d’anticipo, battendo una Rimini fortissima in un Carnera infuocato. La partita è combattuta e tesa, ma Udine dimostra carattere, intensità e lucidità nei momenti decisivi. Protagonisti assoluti Da Ros, Hickey e Alibegovic, autori di giocate decisive nel finale. Rimini resta sempre in scia, ma l’Apu resiste grazie alla sua difesa e al cuore della squadra. Il pubblico trascina i bianconeri, in un palazzetto sold-out e col maxi-schermo fuori. Con la tripla finale di Mirza e l’abbraccio simbolico di Hickey, Udine torna finalmente in paradiso.
Le prime parole di Pedone
Non trattiene l’emozione il presidente Alessandro Pedone che è corso in campo per abbracciare la sua squadra che ha realizzato il sogno di tornare in A. Un viaggio che dura da 14 anni: «Con un pubblico cosi non potevamo non stare in A1. Vorrei ringraziare tutti, i nostri sponsor, i nostri tifosi, tutti a uno a uno. Sono tantissimi, senza loro non sarei stato qui».
Un particolare ringraziamento al coach Vertemati «che aveva un progetto, quello di tornare in A1 in cinque anni. Beh, ci hanno messo meno. Hanno battuto ogni record, chiudiamo il campionato con due giornate d’anticipo. Grazie di tutto questo amore, di questa passione. Godiamocela tutta».

Le parole del sindaco De Toni
Non poteva mancare il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni: «Una grande soddisfazione, siamo qui in A1, oggi c’era anche Snaidero per una staffetta bellissima. Oggi Udine ha due squadre in serie A, possono vantarlo in pochi. È una grande soddisfazione». Una grande festa che ha visto protagonisti soprattutto i giovani: «Devo venire quando serve, sono il talismano che porta fortuna»
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Vertemati
Due anni per riportare udine nella massima serie. Un grande obiettivo diventato realtà per coach Vertemati che alla fine della partita ha cosi commentato: «Siamo contenti e svuotati, quel che mi sento di dire è che ringrazio il presidente Pedone ed Andrea Gracis. Mi hanno aiutato a lavorare bene: nelle vittorie e nelle sconfitte tutto parte dall’alto, dalla società». Una squadra che non ha mai mollato e che, viste le statistiche (mai due sconfitte di fila), ha molto di cui essere orgogliosa: «Abbiamo creato una squadra forte, compatta, sia per qualità umane che per determinazione. Hanno dimostrato di avere una marcia in più».
Michalich: «Complimenti a Udine»
In una notte storica per il basket friulano, il gialloblù si unisce alla festa del bianconero. La vittoria dell’Apu Udine sulla Rinascita Basket Rimini ha sancito il ritorno in Serie A dopo 16 anni e 9 di purgatorio. Tra chi era presente in quell’ultimo anno di Snaidero c’è Davide Micalich, ora presidente della Ueb Gesteco Cividale. E da lui arrivano i complimenti alla Old Wild West: «Complimenti, ha vinto la squadra più forte – esordisce il massimo dirigente delle Eagles – e con grande merito, senza alcun di dubbio. Faccio i complimenti a tutto lo staff per tutto il campionato, per la qualità della pallacanestro portata in campo e per le doti morali dimostrate. Non si è mai disunita e non era per niente facile». Anche nella serata di ieri di certo non ha avuto la strada spianata: «È stata una partita molta tesa, vinta sui nervi; Rimini ha venduto carissima la pelle. Faccio grandi complimenti a Mirza Alibegovic, questo è un simbolico passaggio di consegne con papà Teoman».
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Questo successo è prezioso non solo per la società udinese e i suoi tifosi, ma per tutto il movimento cestistico friulano. Su questo tema abbiamo chiesto un commento anche al presidente: «Secondo me da qualche anno il movimento è ripartito alla grande. Ora abbiamo due squadre in A e una come noi che lotta per il suo posto al sole in A2. È un momento d’oro, a dimostrazione che quando si lavora duro i risultati arrivano».
Ciò che è certo è che sarà un campionato molto diverso dall’ultimo vissuto dalla Snaidero: «La Serie A è cambiata molto, è un campionato molto più elitario; si appoggia molto sugli stranieri ed è molto più costosa. Gli auguro di restare tanti tanti anni in A e di aspettarci lì: il prossimo derby non lo voglio giocare in Serie A2».
La cronistoria
La pallacanestro a Udine affonda le sue radici nel 1944 con la fondazione dell’Associazione Pallacanestro Udinese, che per oltre cinquant’anni ha rappresentato la città in ambito cestistico. Dopo il suo scioglimento nel 1996, la fiaccola è stata temporaneamente raccolta dalla Libertas Udine.
Nel 1999 è nata la Pallalcesto Amatori Udinese, che ha raggiunto traguardi importanti, come diverse partecipazioni ai playoff di Serie A, anche se senza mai superare il primo turno. Purtroppo, questa società è fallita nel 2011.
Dalle ceneri di quel fallimento è nata l’attuale Amici Pallacanestro Udinese, fondata proprio nel 2011. La nuova realtà ha iniziato il suo cammino dalla Divisione Nazionale B, ma si è rapidamente fatta strada conquistando la promozione in Serie A2 nel 2016. Da allora, l’Apu è diventata una presenza stabile nel secondo campionato nazionale.
L’ultima promozione
Era il 25 maggio 2000, finale play-off vinta dalla Snaidero contro Barcellona Pozzo di Gotto. Il capitano arancione si chiamava Alibegovic, il papà di Mirza, attuale capitano dell'Apu

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