Bassetti lascia Udine per andare a Genova: sarà il più giovane professore di Infettivologia

UDINE. È stato il più giovane primario italiano di Malattie infettive, e, a 48 anni, sarà il più giovane professore ordinario per la stessa disciplina. Ma non più a Udine.
Matteo Bassetti, protagonista di tante battaglie sanitarie, e direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale Santa Maria della Misericordia, si prepara a lasciare il Friuli per tornare a Genova, sua città natale, dove, dopo aver vinto il concorso bandito dall’ospedale cittadino, a partire dal nuovo anno accademico, sostituirà il suo “maestro” – il professor Claudio Viscoli che va in pensione – e dirigerà la clinica del San Martino.
«Ho sempre detto che avrei lasciato Udine solo per tornare a casa e così è andata – esordisce Bassetti –. Ho partecipato un anno fa al concorso, ma il responso l’ho avuto solo negli ultimi giorni. Ho il cuore che batte a Genova, ma ne lascio una parte a Udine, una città che mi ha dato tanto e alla quale spero di poter offrire ancora il mio contributo con le collaborazioni».
Figlio d’arte, Matteo Bassetti ha ereditato la passione per la Medicina e le Malattie infettive dal padre, Dante – mancato nel 2005 – che per un ventennio ha diretto la Clinica dell’ospedale di Genova.
«Grazie al suo esempio mi sono innamorato di questa specialità, ma come per tutti i figli che crescono all’ombra di genitori illustri, è arrivato il tempo di allontanarmi da una città in cui portavo un cognome che aveva un peso importante – è il suo racconto –. Così, nel 2011 sono arrivato in Friuli e sei mesi dopo si è trasferita qui anche la mia famiglia.
Ho iniziato come primario alle Malattie infettive. Poi, dal 2016, sono stato chiamato come professore associato e, da ospedaliero, sono diventato universitario. A dire il vero sono rimasto una figura ibrida, a cavallo fra due mondi che mi appartengono in egual misura».
Da allora, la specialità è cresciuta al Santa Maria della Misericordia e, con essa, il personale e il volume di attività: da una dotazione di quattro dirigenti medici si è passati a otto. Laddove si effettuavano 2 mila consulenze all’anno si è arrivati alle oltre 4 mila censite lo scorso anno, facendo salire da 150 a 500 il numero di malati di Hiv in cura al polo sanitario friulano.
«Merito dei direttori, ma anche degli amministratori regionali che si sono succeduti, accogliendo le istanze che potevano garantire una crescita del polo ospedaliero» è il tributo di Bassetti.
«In questi anni abbiamo combattuto tante battaglie – ammette – prima fra tutte quella sui vaccini, che intendo portare avanti anche a Genova, ma anche quella sull’uso appropriato degli antibiotici, i protocolli regionali per la terapia delle infezioni, abbiamo inoltre riportato a Udine la scuola di malattie infettive che era finita a Verona e che ora rappresenta un punto di riferimento regionale, abbiamo inoltre creato una rete infettivologica, unica in Italia, che mette in rete tutti gli specialisti della regione».
Bassetti manterrà la direzione della Clinica fino a settembre, per trasferirsi in una delle sedi universitarie italiane più prestigiose che, con 500 anni di storia, ha tenuto a battesimo le Malattie infettive. «Spero di poter avviare delle collaborazioni con l’Università di Udine – auspica – ma è tempo di tornare a casa». —
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