Benzina scontata, legittima la legge Fvg
La Consulta promuove la nuova norma che potrebbe entrare in vigore a settembre. Agevolazioni divise in due aree
di Renato D’Argenio
UDINE
La Corte costituzionale ha giudicato legittima la legge regionale Asquini-Narduzzi del Friuli Venezia Giulia. E’ la legge 14 del 2010, la nuova norma sui contributi al carburante in regione; quella che sostituisce le cinque fasce in due aree (standard e svantaggiate), predisponendo uno sconto fisso di 8 e 13 centesimi per la benzina e di 6 e 9 per il gasolio. Sconto che può essere aumentato – a discrezione della Regione – fino a un massimo di 5 centesimi e a cui si aggiungono altri 5 centesimi-litro per chi possiede un’auto ibrida.
Un successo importante quello incassato dalla Regione Fvg. La Consulta, infatti, nella riunione del 7 giugno, ha respinto il ricorso che aveva promosso il Consiglio dei ministri dichiarando «non fondata la questione di legittimità costituzionale». «È una vittoria che ha un duplice significato - ha commentato Roberto Asquini, primo firmatario della legge, complimentandosi con l’avvocato della Regione -: da un lato ci saranno maggiori vantaggi per i cittadini-automobilisti del Friuli Venezia Giulia; dall’altro questa decisione dà più forza e più peso alla Regione nei suoi rapporti con il Governo e la Comunità europea».
La legge regionale 14 («Norme per il sostegno all’acquisto di carburanti per autotrazione ai privati cittadini residenti in regione e di promozione per la mobilità individuale ecologia e il suo sviluppo») ha rivoluzionato nei contenuti la precedente norma che suddivideva il territorio regionale in cinque fasce nelle quali lo sconto per l’acquisto della benzina era inversamente proporzionale alla distanza dalla Slovenia, dove il costo del carburante è minore. «La nuova norme istituisce due livelli di intensità del contributo - ha spiegato Asquini - e dà la facoltà alla Regione di un ulteriore intervento (fino a 5 centesimi) per abbassare il prezzo dei carburanti. Senza contare i contributi previsti per le auto ecologiche». «Oggi vince chi ha saputo puntare i piedi su istanze in cui ha creduto fin dall’inizio – continua Asquini –, ma vince anche chi si è avvicinato a questo progetto in una fase successiva, risultando molto importante per dare valore politico a questa legge e contribuendo a isolare i pochi detrattori».
Dal punto di vista operativo la legge è destinata a entrare in vigore il primo luglio con ulteriori sessanta giorni di tempo per gli adempimenti tecnici. «E’ peraltro necessario che in legge di variazioni di bilancio lo stanziamento sia adeguato ed è possibile che qualche piccolo correttivo porti l’attuazione della norma a fine estate. Va ricordato che proprio pochi giorni fa è completamente entrata in vigore la parte della legge 14 che riguarda il bonus di 1.500 euro per chi acquisto un’auto ibrida (e che sarà ora destinatario anche di un contributo sul carburante maggiorato)». La sentenza della Corte costituzionale «rappresenta un’eloquente risposta a quei detrattori della politica del Governo regionale che non perdono occasione per rimarcare l’incapacità legislativa di questa maggioranza», spiega il capogruppo consiliare del Pdl, Daniele Galasso. «Bene ha fatto la Giunta Tondo a difendere la specialità del Friuli Venezia Giulia, troppo spesso messa in discussione da una burocrazia romana che mal tollera le peculiarità istituzionali della nostra Regione».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto