Biciclette, anelli, telefonini, orologi: vanno all’asta gli oggetti perduti

UDINE. Ogni giorno nell’ufficio oggetti smarriti del Comune arrivano decine di cose: telefonini, chiavi, orologi ma anche anelli, collanine, biciclette. Si tratta di ciò che le persone perdono o abbandonano in città, nei locali pubblici o nei parchi.

Gli uffici della polizia locale di via Gilardini raccolgono e catalogano tutto e se nessuno li reclama, dopo un anno tutti questi oggetti finiscono all’asta. In tempi di coronavirus anche le aste non si tengono più in presenza, ma sul web. E così è stata affidato alla Coveg srl, società specializzata in vendite giudiziarie con sede in via Liguria 96, il compito di piazzare quasi 1.400 oggetti smarriti e rinvenuti sul territorio comunale nell’ultimo anno.

Gli interessati possono visionare i diversi lotti accedendo ai siti www.benimobili.it e www.ivgudine. it. Non c’è una sezione dedicata agli oggetti del Comune, ma è necessario spulciare tra le varie offerte per trovare i diversi lotti.

Sono stati messi in vendita 200 biciclette, 470 cellulari o smartphone, 15 tra macchine fotografiche e accessori di fotografia, 28 tra MP3, iPod e cuffie, 25 orologi, 140 occhiali, 55 portafogli, 230 portachiavi, 25 borse o borselli, 20 tra computer e tablet, 115 tra gioielli preziosi e bigiotteria. Ci sono anche oggetti di varia natura, come utensileria da giardino e da cantiere, libri, giocattoli, catene da neve. Di solito gli oggetti non vengono venduti singolarmente ma sono raggruppati per tipologia, a gruppi di 5 o 10 unità.



I prezzi variano a seconda della condizione generale dell’oggetto: si può andare dai 10 euro per 20 paia di occhiali ai 20 euro per un set di 20 cellulari fino ai 30 euro per 5 biciclette. Come spiegano i vertici di Coveg srl, sul web le aste funzionano come quelle che caratterizzano una nota piattaforma on line come eBay, con una data di scadenza per la presentazione delle offerte (di solito un lotto resta in vendita per un periodo di 10 giorni). Sul sito ogni lotto è descritto minuziosamente, e sono indicate anche le modalità di pagamento e di ritiro della merce. Per partecipare, di solito, è richiesto il versamento di una cauzione.



Fino a qualche anno fa l’ufficio oggetti smarriti era gestito dall’Economato. Poi tutto è stato accorpato nel comando della polizia locale di via Girardini, dove già si occupavano del recupero dei documenti andati persi. Storicamente, al primo posto tra gli oggetti lasciati in giro dai cittadini di Udine ci sono chiavi e portachiavi, seguiti da cellulari e dalle biciclette. Poi non mancano portafogli, anelli, braccialetti e preziosi di varia tipologia. Ci sono anche quadri, ombrelli e pure qualche computer. —




 

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