Biglietti a prezzo gonfiato per Vasco, una decina i bagarini fermati

Lignano: un centinaio i ticket venduti a un super costo, fino a 180 euro l'uno. In molti casi erano anche falsi
Lignano 18 giugno 2016. Concerto Vasco. Foto Petrussi / Diego Petrussi
Lignano 18 giugno 2016. Concerto Vasco. Foto Petrussi / Diego Petrussi

LIGNANO. Hanno venduto un centinaio di biglietti per il concerto di Vasco a più del doppio del prezzo iniziale, arrivando fino a 180 euro. E, in alcuni casi, i ticket erano pure falsi.

Sono stati una decina i bagarini fermati dalle forze dell’ordine, sabato a Lignano, nei pressi dello stadio Teghil, dove il cantate si è esibito nella prima tappa del suo tour. E i controlli antidroga hanno portato al sequestro di alcuni grammi di stupefacente.

Le verifiche Capillari i controlli, coordinati dalla Questura di Udine - il servizio di ordine pubblico è stato gestito dai dirigenti Graziella Colasanto e Stefano Pigani -, che hanno visto in campo una sessantina di uomini, suddivisi in più turni, tra polizia di Stato, polizia locale, guardia di finanza e carabinieri.

Nei locali vicini allo stadio era stato predisposto un centro con collegamenti radio e informatici per eseguire accertamenti e predisporre eventuali provvedimenti.

Biglietti fino a 180 euro Un’attività sinergica che ha permesso di smascherare una decina di persone, tutte provenienti dalla Campania, che rivendevano il ticket del concerto, precedentemente acquistato, a un costo gonfiato, facendo la felicità di centinaia di fan del Komandante disposti a pagare qualsiasi cifra pur di poterlo vedere e rimasti in attesa fuori dallo stadio.

Erano ben organizzati (a uno è stato trovato un dettagliato programma in tasca su concerti di Vasco e altri cantanti in Italia) e come base avevano scelto il parcheggio del mercato. Per un posto in tribuna sono stati chiesti anche 180 euro, contro i 70 iniziali. Ma c’è chi ha speso anche centinaia di euro per rimanere con un pugno di mosche in mano.

È accaduto per esempio a una coppia di Belluno, che ha acquistato fuori dal Teghil due biglietti da 160 euro l’uno per poi scoprire, all’ingresso, che si trattava di due falsi. Beffati due volte, quindi, per aver strapagato il ticket e per non aver poi potuto nemmeno vedere Vasco.

Complessivamente sono stati un centinaio i biglietti – tra quelli con un costo “semplicemente” gonfiato e quelli falsi – venduti dai bagarini. Ulteriori accertamenti, nelle prossime ore, permetteranno di capire quanti saranno effettivamente denunciati per contraffazione.

I provvedimenti Per tutti i bagarini individuati – almeno due quelli denunciati per contraffazione – è scattato il provvedimento del questore di divieto di ritorno nel comune di Lignano per tre anni. In un solo caso, nei confronti di un 18enne incensurato, è stato firmato un avvio di procedimento, che diventerà tale nei prossimi giorni se il ragazzo non presenterà giustificazioni valide sulla sua presenza nella località balneare.

Congiuntamente al foglio di non ritorno, è scattata una sanzione amministrativa – dai 100 ai 5 mila euro – per violazione del provvedimento del sindaco di Lignano di divieto di vendita non autorizzato. In caso di pagamento immediato, i sanzionati beneficeranno di uno sconto, sborsando il doppio del minimo (200 euro).

Controlli antidroga Gli uomini della Guardia di finanza – coordinati dal comandante provinciale, colonnello Stefano Commentucci – hanno compiuto una serie di controlli, con unità cinofile antidroga, agli ingressi principali di Lignano. Una decina le persone segnalate come consumatori e sono stati sequestrati diversi grammi di hascisc e marijuana.

Verifiche fiscali Anche rivenditori ambulanti ed esercizi commerciali sono finiti nel mirino delle forze dell’ordine, che hanno verificato la genuinità della merce venduta.

Gli uomini delle Fiamme gialle hanno elevato decine di sanzioni amministrative (di qualche decine di euro) per mancata emissione di scontrini fiscali. Sul fronte dei rivenditori ambulanti, la Questura informa che sono stati utili i controlli preventivi, effettuati anche con agenti in borghese, e non sono stati trovati ambulanti abusivi intenti a vendere magliette, cappellini o altri gadget sul rocker.

Afflusso e deflusso L’ingresso allo stadio era stato curato nei minimi dettagli. L’accesso ai fan club era iniziato alle 14.40, per il prato alle 15.45. Afflusso notvole dalle 16 alle 17 per poi riprendere dalle 19. E le 20 mila persone che hanno riempito lo stadio Teghil sono poi uscite senza particolari disagi tornando ai parcheggi messi, vicini allo stadio, e serviti da navette.

Anche la circolazione stradale non ha presentato problemi – se non i rallentamenti ampiamente previsti –, sia in entrata che in uscita al termine del concerto.

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