Bimba con la spalla rotta, ma per i medici ha nulla

In Calabria, dove la famiglia era in vacanza, la diagnosi: frattura della clavicola. All’ospedale di San Vito si apre un’indagine. Il padre: «Mi rivolgo a un legale»

SAN VITO. Dopo essere caduta in maniera accidentale viene portata dai genitori al pronto soccorso di San Vito dove i medici non le riscontrano nulla e la rimandano a casa. Due giorni più tardi, nel pronto soccorso di Soverato (provincia di Catanzaro), dove si trovava in vacanza con la famiglia, le viene accertata una frattura della clavicola destra. Ora la famiglia sta valutando se adire le vie legali nei confronti dell’ospedale sanvitese.

Protagonista della vicenda una bimba di due anni che ora sta bene, ma che, in considerazione dell’accaduto e della tenera età, ha di certo trascorso giornate poco piacevoli. I genitori ritengono che la colpa sia dei medici del pronto soccorso di San Vito: dopo aver richiesto l’appoggio del tribunale del malato di Pordenone, che ha spiegato di non avere le competenze necessarie a seguire il loro caso, mamma e papà stanno pensando di rivolgersi a un avvocato.

«Io cerco di fare bene il mio lavoro, il buon senso vorrebbe che i medici ci mettessero un impegno ancora maggiore», dice il padre. L’uomo è amareggiato. «Una bambina di due anni può non essere in grado di descrivere chiaramente sintomi e dolori, spetta al personale medico e infermieristico comprendere se sussiste qualche problema».

Questo, a giudizio dei genitori, al pronto soccorso di San Vito non sarebbe avvenuto. Diversamente, sempre secondo la famiglia, sarebbe andata nell’analoga struttura di Soverato, dove la famiglia era arrivata dopo un viaggio in auto durato 18 ore.

«La mattina successiva il nostro arrivo in Calabria, nostra figlia si lamentava: l’abbiamo portata al pronto soccorso del paese e lì i medici le hanno accertato una frattura della clavicola». Una volta rientrati in Friuli, i genitori si sono mossi subito, segnalando l’accaduto all’ufficio relazioni con il pubblico dell’ospedale di San Vito.

La direzione infermieristica ha confermato la presentazione della segnalazione, spiegando al contempo che verrà avviata un’indagine interna per appurare eventuali responsabilità da parte del medico e degli infermieri che si sono occupati della bimba.

Al di là dell’esito che avrà l’indagine, la famiglia pare fortemente intenzionata a fare causa all’ospedale, visto che ritiene vi siano responsabilità da parte di quei dipendenti che non avrebbero riscontrato alla bimba la frattura della clavicola destra, accertata invece dai medici dell’analoga struttura di Soverato. La vicenda, quindi, potrebbe approdare in un’aula di tribunale e vedere da una parte l’ospedale di San Vito, dall’altra la famiglia della piccola protagonista.

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