Bimbi feriti sul Brucomela, prende corpo l'ipotesi del dolo

Casarsa: il cedimento della rotaia della giostra, secondo la perizia della Procura, causato dall’assenza di quattro perni di sicurezza

CASARSA DELLA DELIZIA. Non è stato un incidente. Il binario del Brucomela ha ceduto perché mancavano negli alloggiamenti quattro perni di collegamento. È quanto emerge dalla perizia disposta dalla Procura.

Prende corpo, dunque, la pista dolosa. Gli spinotti di metallo non si sono sganciati a seguito del deragliamento. Qualcuno li ha sfilati poche ore prima che il titolare aprisse l’attrazione sabato 22 aprile alla Sagra del vino di Casarsa della Delizia.

Cede rotaia di una giostra a Casarsa: feriti 4 bimbi e una mamma


Non è possibile che si sia trattato di una dimenticanza da parte degli installatori, perché il luna park della sagra era stato inaugurato già giovedì sera.

Anche la sera precedente la giostra della ditta Orlando di Caorle aveva funzionato alla perfezione. Se i perni di sicurezza non fossero stati inseriti – il ragionamento dei carabinieri di Casarsa della Delizia, che seguono le indagini – il binario avrebbe ceduto già venerdì.

Dunque sono stati tolti sabato. Da chi? Gli investigatori ipotizzano che sia stato qualcuno che voleva colpire il titolare della giostra proprio nei giorni clou della sagra. Dopo l’incidente il Brucomela è stato posto sotto sequestro e la ditta Orlando non ha più incassato un centesimo.

Cede la giostra, bambini feriti: s’indaga per lesioni colpose


È lo stesso consulente tecnico, nella sua perizia, a sottolineare che la giostra non avrebbe potuto viaggiare per più giorni consecutivi senza che si verificasse un deragliamento. Sabato sera il Brucomela ha compiuto, secondo la testimonianza del titolare dell’attrazione, «una decina di corse» prima che un tratto del binario cedesse.

Ogni giro dura circa tre minuti. Fra una corsa e l’altra, fra tempi di attesa, discesa e salita dei clienti, trascorrono fra i 10 e i 15 minuti. In un’ora, dunque, a seconda del numero di passeggeri, vengono fatte dalle 4 alle 7 corse.

Sabato il trenino aveva appena iniziato il giro quando, intorno alle 19, un pezzo del binario giallo ha ceduto, appoggiandosi sull’asfalto e i due vagoncini in transito su quel tratto si sono abbassati, incastrandosi.

Cinque persone a bordo sono rimaste ferite in modo lieve nel contraccolpo causato dal cedimento del binario: una bimba di 8 anni di Montereale Valcellina e la sua mamma di 36 anni, un bambino di 7 anni di Zoppola, una bimba di 6 anni di Sesto al Reghena e il più piccolo, di 4 anni di Cagliari. Fortunatamente se la sono cavata soltanto con qualche contusione.

Era possibile accorgersi prima di far partire la giostra che in quel tratto di rotaia crollato mancassero i perni di sicurezza? Il consulente tecnico pone la questione alla valutazione della Procura.

Il perito ha inoltre rilevato nel Brucomela «un difetto di costruzione relativamente alle connessioni dei binari». Chi ha costruito la giostra?

Una ditta della provincia di Venezia, peraltro fallita. Prima di aprire nuovamente al pubblico l’attrazione, il consulente tecnico sottolinea che «dovranno essere controllati tutti gli elementi di connessione per eliminare tali difetti».

È stato verificato anche lo stato di usura della giostra e la manutenzione: secondo il perito non hanno avuto alcun ruolo nel cedimento. Esclusa anche l’ipotesi del montaggio errato. Al vaglio del pubblico ministero Maria Grazia Zaina, ora, il prosieguo dell’inchiesta.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto