Blues in strada e negozi aperti, vince la città
PORDENONE. Sarà che le città percorse da un fiume hanno tutte qualcosa in comune, o per chissà quale altro motivo, certo è che l'anima blues di Pordenone, nel giovedì del “blues on the road” ieri, complici anche caldo e afa,non è sembrata molto diversa da quella di un borgo di New Orleans.
Questa la sensazione vissuta ieri nell’affollata serata che ha visto protagonista la città, i suoi vicoli, gli spazi ricavati negli angoli dei locali dare vita a un concerto continuo, un’onda blues che dal pomeriggio si è protratta fino a tardi, al ritmo lento e inarrestabile del blues.
Intanto prosegue, all’insegna del food, il programma del venerdì blues di Pordenone, con l’esplicito titolo di “5° Blues, food, wine and more” a sottolineare il versante del blues strettamente legato alla terra.
Va subito detto che la giornata legata al food & wine è curata da Sabina Maffei, Gianna Buongiorno e Franco Mizzau con la collaborazione di Acqua Pradis, la Prosciutteria dei fratelli Martin Dok Dall’Ava di via della Motta a Pordenone e dalla condotta del pordenonese di Slow Food. Chi ha tempo può già iniziare alle 11.30 con l’aperitivo a sorpresa nel bar Posta, in piazza XX Settembre.
Per gli altri si inizia alle 17 in piazza della Motta con l'incontro sui prodotti del territorio. Per i più piccoli, nel museo di storia naturale, alle 17.30 è previsto il laboratorio “Blues in the kitchen” con Luca Grizzo e Roberto “Drumo” Vignandel.
Si rimane in piazza della Motta alle 18 con Luciano Borin esperto del territorio pordenonese. Due poi i laboratori curati da Slow Food, a 5 euro ognuno, alle 19 sulle birre della nostra terra, e alle 20 sull’olio extravergine. (c.s.)
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