Boato nel Pordenonese: decine di telefonate ai vigili del fuoco, ma era solo un’esercitazione militare
Nella mattinata di martedì 12 novembre il rumore, simile a un’esplosione, è stato avvertito distintamente anche a Cordenons, Sacile, Sesto al Reghena e Zoppola. Cittadini allarmati sui social, poi la spiegazione

Un botto fortissimo che in pochi minuti ha portato in tanti a riempire le bacheche dei gruppi social locali con la stessa domanda: cos'era quel boato? Le segnalazioni e condivisioni sono rimbalzate di paese in paese.
Intorno alle 10.37 di oggi, martedì 12 novembre, un forte rumore, simile a un'esplosione, ha fatto sobbalzare molte persone. E non solo a Pordenone: quel suono violento è stato avvertito anche a Cordenons, Sacile, Sesto al Reghena e Zoppola. «Le finestre hanno tremato», «un botto sulla porta», «ho pensato a una bombola del gas» ha scritto più di qualcuno sul web, preoccupato, non riuscendo a capire di cosa si trattava.
Il primo pensiero di alcuni è andato al boato che si avverte quando i jet militari infrangono la barriera del suono. Nulla di tutto ciò. E per fortuna niente di drammatico o preoccupante. La spiegazione è arrivata in breve tempo. Si tratta di un'esercitazione militare, i cui suoni dei colpi sparati sono stati portati dal vento fino alla pianura bassa a causa delle correnti che soffiano verso sud.
Nonostante il rimbalzare continuo di telefonate e messaggi, ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine non è arrivata nessuna chiamata di intervento e soccorso.
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