Boccaccio e la novella delle papere

ISTITUTO TECNICO CECONI. Tra la musica, le risate, gli applausi c'erano anche le parole di Flaviano Bosco, accompagnate dalla lettura dei racconti da Andreina Tonello, sabato 8 novembre alla Casa della Contadinanza del Castello di Udine. Il giovane filosofo ha illustrato l’opera del Boccaccio, il “Decameron”, evidenziando soprattutto il ruolo delle donne come creature capaci di compassione, e quindi di portare l’amore in un mondo sempre più dominato dalla violenza e dalla guerra. "Qualcosa è cambiato dopo la peste, qualcosa deve cambiare ed è una questione d'amore, una questione di rispetto verso l'altro e Boccaccio lo voleva sottolineare in un frammento della novella" dice Flaviano. Il filosofo ha citato “Siddharta”, La storia di “Barlaam e Ioasaf” e il “Novellino”, tre racconti che trattano la stessa vicenda delle “papere” evidenziando il tessuto narrativo a cui faceva riferimento il Boccaccio. "L'amore, la convivenza, lo stare insieme in concordia e perfetta letizia - spiega - è la chiave più importante tra le tantissime del Decameron." Ascoltando le parole dette con tanta emozione e concluse con la delicata melodia del violino e del violoncello, suonati rispettivamente da Nicoletta e Francesco Pinosa, il pubblico ha quindi potuto riflettere sull'amore, sulla donna e sulla passione. Flaviano ha infine sottolineato che Boccaccio ha dedicato il Decameron alle donne, ma in modo molto sottile, anche per rispondere alle critiche ricevute.
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