Bocciato, ma vince al Tar: rifà la maturità e prende 60

Studente del Mattiussi di Pordenone si diploma con cinque mesi di ritardo e lascia l’istituto. La compagna, che non aveva fatto ricorso, deve continuare a ripetere l’anno

PORDENONE. Bocciato alla maturità, ha fatto ricorso e il Tar gli ha dato ragione. Morale della favola: diploma con 60 centesimi, il minimo sindacale e addio resto dell’anno scolastico all’Itc Mattiussi, per un futuro ora tutto da disegnare.

E’ stato Giovanni Dalla Torre, presidente della commissione straordinaria, a firmare, lunedì scorso all’Itc Mattiussi a Pordenone, registri e verbali della maturità bis.

Al centro della vicenda un candidato bocciato all’esame di Stato di ragioneria lo scorso luglio. Dopo aver vinto il ricorso al Tar, qualche settimana fa, il ragazzo si è diplomato con cinque mesi di ritardo. «Il candidato ha sostenuto un colloquio orale positivo – ha dichiarato Dalla Torre, formalizzando gli atti – presentando le esperienze di alternanza scuola lavoro, discutendo e spaziando nelle singole discipline. Se l’è cavata con dignità e competenza sufficienti.

Abbiamo sostituito le griglie di valutazione contestate dal Tribunale amministrativo e verificato tutti gli atti delle prove scritte. Quelle, invece, non dovevano essere ripetute».

Il finale di partita, ora, è aperto: riuscirà a questo punto a iscriversi all’università, il neo diplomato a Pordenone? All’esito del ricorso ha lasciato la classe quinta al Mattiussi, a cui si era iscritto dopo la bocciatura di luglio. «Maturità bis entro il 20 dicembre: erano queste le richieste del Tar – ha confermato Dalla Torre, che dirige l’Isis Zanussi –. Il futuro del nuovo ragioniere è aperto e questo ci fa piacere».

«Il ricorso al Tar è stato decisivo anche se costoso – hanno commentato alcuni sindacalisti confederali, che hanno seguito ilc aso –. Quello che dispiace è il caso parallelo di una compagna di classe: bocciata e ripetente la quinta classe nel Mattiussi. Non ha fatto ricorso, ma le griglie contestate dal Tar per la valutazione sono state utilizzate dalla prima commissione, a luglio, per tutti i candidati».

Lo scorso luglio due erano stati i respinti all’esame di Stato in quinta Asia, nell’Itc Mattiussi: la commissione presieduta da Mario Donno con gli esaminatori esterni Maria Teresa Catucci, Maria Teresa Zanolin e Franca Pielli non li aveva ritenuti maturi. I giudici del Tar hanno rilevato vizi di forma (una griglia di valutazione e qualche firma in meno negli atti).

Quindi è stata “azzerata” la commissione e riammesso il candidato alla prova bis dell’orale: un caso unico. La commissione presieduta da Giovanni Della Torre era stata nominata dopo la battaglia legale. Un ricorso al Tar mediamente costa 3mila euro: si profilerà un ricorso bis per i danni subiti?

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