Bocconi avvelenati, nuovi casi a Pordenone
PORDENONE. Il tam tam corre su Facebook e cerca di raggiungere più utenti possibili: «Bocconi avvelenati sia nei piatti che sparsi in giro per le aree verdi a Largo Cervignano (davanti allo stadio Bottecchia) a Pordenone».
La paura, dunque, riguarda non soltanto i gatti che gironzolano nella zona, ma anche i cani portati al guinzaglio, che possono essere attratti dal boccone prelibato o, addirittura, dai bambini che frequentano i giochi pubblici e potrebbero raccogliere gli alimenti da terra. Si ripetono, dunque, a distanza di pochi giorni dall’ultima segnalazione (avvenuta tra venerdì e sabato scorsi) altri casi di potenziale avvelenamento in città. Per quantificare il rischio che tali azioni potrebbero provocare agli animali e, potenzialmente, agli uomini basti pensare che in largo Cervignano vivono circa 1.500 persone.
«Solitamente il cibo viene avvelenato con del topicida, che si può acquistare liberamente nei negozi specializzati – ha spiegato Franca Valerio del rifugio Dingo di Pordenone –. Si tratta perlopiù di sardine o crocchette specifiche per animali domestici che attraggono fortemente l’attenzione di gatti o cani».
Le conseguenze? La morte. «Questi animali, se ingurgitano il boccone – prosegue Valerio – vanno incontro alla morte dopo atroci dolori e una lunga agonia. Forse soltanto i cani di grossa taglia possono salvarsi, ma avrebbero comunque conseguenze per la salute».
L’appello che formulano i volontari di Dingo è di prestare attenzione se si accede all’area verde di Largo Cervignano. (l.v.)
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