Bomba alcolica al volantecon un tasso alcolico record: 4,6

UDINE. Una “bomba” alcolica al volante. Aveva nel sangue una percentuale alcolica record, la più alta mai rilevata dalle forze dell’ordine in città: 4,64 grammi per litro, quasi dieci volte superiore alla soglia massima consentita dalla legge che è di 0,5 grammi. L’uomo aveva provocato un incidente fortunatamente non grave.
UDINE.
Una “bomba” alcolica al volante. Aveva nel sangue una percentuale alcolica record, la più alta mai rilevata dalle forze dell’ordine in città: 4,64 grammi per litro, quasi dieci volte superiore alla soglia massima consentita dalla legge che è di 0,5 grammi. Stiamo parlando dell’uomo, un udinese di 46 anni, che mercoledì ha provocato un incidente all’incrocio tra via Bertiolo e via 3 novembre 1918, nella zona di Sant’Osvaldo.


Con la sua Fiat Punto, intorno alle 15.30, stava viaggiando lungo via Pozzuolo. Poi – secondo la prima ricostruzione effettuata dalla polizia municipale – avrebbe svoltato in via 3 novembre per raggiungere via Castions di Strada. Dopo pochi metri, però, c’è un incrocio perpendicolare che prevede l’obbligo di fermarsi proprio per chi proviene da via 3 novembre. È qui che c’è stato lo scontro tra la Punto e una Daewoo Nubira che procedeva lungo via Bertiolo.


Al volante c’era una un 35enne residente in città. Si sarebbe trattato, in sostanza, di una mancata precedenza. Danni rilevanti per entrambe le macchine, ma per fortuna nessuno è rimasto ferito in maniera grave. Il conducente della Nubira è comunque stato soccorso da un’ambulanza perchè si è sentito male. Le sue condizioni, tuttavia, non desterebbero preoccupazione. La Fiat è finita contro un muro e si è accartocciata sul davanti. Mentre la Nubira è stata danneggiata lungo la fiancata destra.


I vigili urbani intervenuti hanno chiesto al conducente della Punto di sottoporsi all’alcol-test, come ormai è quasi prassi in caso di incidente stradale. Quando hanno letto sull’apparecchiatura 4,64 non credevano ai loro occhi. Ma la seconda misurazione effettuata non ha fatto che confermare 4,57 (la seconda prova è sempre leggermente inferiore alla prima).


A quel punto sono scattate le severe sanzioni previste dall’articolo 186 del codice della strada “Guida sotto l’influenza dell’alcol”. Norma che, tra l’altro, definisce tre tipi di ebbrezza: lieve (tasso alcolemico superiore a 0,5 e fino a 0,8 g/l); media (tasso compreso tra 0,8 e 1,5) e grave (superiore a 1,5). Il caso in esame è dunque da considerarsi grave e, per legge, comporta l’immediato ritiro della patente e la decurtazione di dieci punti. In seguito sarà il prefetto a stabilire la durata della sospensione della licenza di guida nell’ambito della “forbice” prevista dal Codice della strada, ossia da uno a due anni. È previsto, inoltre, l’arresto da 6 a 24 mesi. L’ammenda va da tremila a 12mila euro.


Infine, l’auto – se il proprietario è colui che ha commesso l’infrazione – viene sequestrata per poi essere confiscata in caso di condanna.


Nonostante l’elevato tasso alcolemico, l’automobilista è apparso tranquillo agli agenti, con i quali ha anche parlato. Certo, l’uomo ha dovuto tornare a casa con altri mezzi e gli agenti si sono assicurati che il rientro avvenisse “in sicurezza”. Per lui non si è reso necessario un ricovero in ospedale.


Solo nei primi nove mesi dell’anno la polizia municipale ha effettuato oltre una cinquantina di controlli per guida in stato di ebbrezza e, ogni anno, in media, le violazioni accertate sono una sessantina.

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