Bombole e sporcizia, casette senza pace

Sacile, continua la battaglia contro la “movida” nella corte di palazzo Ragazzoni. Ma la Pro ribatte: «E’ tutto in regola»

SACILE. «Il dietro le quinte delle casette di Natale è fatto di decine di bombole di gas concentrate nella corte del palazzo storico Ragazzoni: è tutto normale?»

A mattere a fuoco il retroscena, con il gruppo “Accendi il silenzio”, è stata Daniela Giust. Le bombole sono una decina, nel raggio di pochi metri quadri della corte antica.

«Non si possono tenere bombole di gas con capacità superiore complessiva a 70 chilogrammi ogni 50 metri quadri – i gruppi social sacilesi hanno fatto riferimento alle norme –. Per esempio, ogni bombola di quelle fotografate dal gruppo “Accendi il silenzio” contiene 15 chili di gas. Ma chi controlla?».

La Pro Sacile ribatte. «Tutte le bombole sono certificate e verificate secondo le norme vigenti», è la replica della presidente Franca Busetto. La festa continua.

«I controlli sono curati dai volontari – ricorda Busetto –. Bruno Gaiot, Davide Modesti e il ranger Cristian sono sempre di vedetta, ogni notte di apertura delle casette di Natale». La polemica infiamma le notti a zero gradi, quando migliaia di ragazzi si concentrano davanti a 42 casette di Natale e la “movida” celebra Sacile regina d’inverno.

«Basta polemiche»: Lisa, volontaria della Protezione civile, ci vuole mettere una pietra sopra, ma a Sacile si preoccupano i residenti. «Nella corte rinascimentale sul fiume Livenza – hanno puntato il dito alcuni con il numero civico in viale Zancanaro e via Carducci – si sporca la pavimentazione. Ci sono colonnine di pietra o marmo che possono essere danneggiate e il rischio è quello della sicurezza in mezzo alle bombole del gas».

Per accendere i fornelli nelle casette di Natale le bombole risultano indispensabili, a meno di non optare per fornelletti elettrici e piastre. Il gas serve anche per accendere i “funghi” che scaldano l’area clienti: la “movida” tiene botta pure con le temperature rigide.

«Scatoloni, cassette di legno mezze rotte, bottiglie, avanzi di cibo – elencano alcuni sostenitori del gruppo contro il rumore –, questo è quello che tocca in sorte alla gloria della corte nobile del Ragazzoni, alla faccia della tutela ai beni storico-architettonici». I tesori del Ragazzoni sono dentro al palazzo e, fuori, i tiratardi “ballano” sino alle 24.

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