Bonus casa, come non farsi scappare le agevolazioni fiscali

Parte la corsa per gli incentivi che consentono di risparmiare dal 50 al 65 per cento della spesa sostenuta per gli interventi di manutenzione straordinaria e di riqualificazione energetica
Udine 21-02-2011 ater via mantova Telefoto Copyright PFP
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UDINE. Bonus casa: parte la corsa per non farsi scappare le agevolazioni fiscali che consentono di risparmiare dal 50 al 65 per cento della spesa sostenuta per gli interventi di manutenzione straordinaria e di riqualificazione energetica.

Dagli incentivi sulle ristrutturazioni edilizie, a quelli per tende solari e infissi, lo Stato fa gli sconti perfino sull’impianto di videosorveglianza. La legge di Stabilità ha infatti prorogato ecobonus e bonus ristrutturazioni fino al 31 dicembre, ma dal nuovo anno potrebbero essere drasticamente ridotti se il governo non deciderà di intervenire con un provvedimento ad hoc.

Tocca quindi approfittare, anche perché ristrutturare casa può rappresentare davvero una buona occasione per risparmiare: in un decennio (i bonus vanno spalmati su dieci rate annuali) è possibile recuperare più della metà di quanto si è sborsato, a patto che le spese siano correttamente documentate con fattura e bonifico.

I lavori sulla casa o sulle parti comuni degli edifici condominiali (vale anche anche per gli immobili d’impresa) possono essere detratti dalla dichiarazione dei redditi del 50 per cento sulla spesa massima di 96 mila euro sostenuta per le ristrutturazioni edilizie e l’acquisto di mobilio (l’importo massimo della detrazione per singola unità immobiliare è di 48 mila euro, cifra che sarà ripartita in dieci quote annuali da 4.800 euro).

Edilizia agevolata: uno dei canali più sfruttati

Stessa formula per l’eco-bonus, con la differenza che la detrazione Irpef/Ires aumenta fino al 65% su una spesa massima che dipende dal tipo di lavoro eseguito per migliorare l'efficienza energetica. Ecco dunque un vademecum per conoscere come funzionano gli incentivi, chi può beneficiarne e quali sono i documenti da presentare per accedere agli sconti.

Beni immobili: lavori agevolabili

Rientrano, in generale, lavori di manutenzione straordinaria (e ordinaria per condomini), di restauro e risanamento conservativo.

Si possono ricostruire immobili danneggiati da calamità naturali, ma anche realizzare box auto oppure cambiare la copertura del tetto, rifare facciata, cornicioni, balconi; sostituire cancelli, finestre e lucernari, infissi, parapetti, grondaie, gradini (interni ed esterni).

La riqualificazione dell'immobile conviene
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Infine, si possono sostituire o installare citofoni, videocitofoni e telecamere, rifare muri interni ed esterni, bonificare dall’amianto ed eliminare barriere architettoniche.

Variante ecologica

Per quanto riguarda i lavori di riqualificazione energetica è possibile installare pannelli solari, sostituire impianti di climatizzazione invernale con altri dotati di caldaie a condensazione, ma anche optare per pannelli isolanti e “cappotti”, coperture e particolari pavimenti, finestre e infissi.

Alcuni lavori – come il rifacimento del tetto, la sostituzione del pavimento e degli infissi – possono godere di una detrazione del 50% oppure del 65%.

Destinatari dei bonus

I bonus casa spettano ai proprietari dell’immobile, ma anche ai locatari o ai comodatari.

Inoltre, ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile ristrutturato o riqualificato, purché sostenga le spese e sia intestatario di fatture e bonifici.

Beni mobili, solo se si ristruttura

Per questa tipologia di beni è possibile scaricare il 50% della spesa massima di 10 mila euro: l’importo massimo detraibile sarà dunque di 5 mila euro, che si traduce in uno sconto sulle imposte di 500 euro annui per il decennio.

Ancora sei mesi di tempo per ottenere tutti i vantaggi
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Ogni acquisto deve essere legato alla ristrutturazione dell’immobile a cui si intende destinarlo: si può ad esempio ristrutturare un bagno o la cucina e poi comprare un divano, ma è sempre essenziale documentare la correttezza dell’operazione.

Elettrodomestici e divani

Si può ottenere sconti per letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi per l’illuminazione.

Ma anche per gli elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (che si riduce ad A per i forni): frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi per il riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori, condizionatori.

Trasporto ok, tv e radio no

Per tutti questi oggetti sono detraibili anche le spese per il trasporto e il montaggio, escluse porte, pavimentazioni, tende e tendaggi (ma non quelle esterne da sole), i semplici complementi di arredo, oltre a televisori, radio e impianti stereo.

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