Bonus per fare la spesa: 14 sindaci scelgono le regole

san daniele
Un bonus da 250mila euro da distribuire il prima possibile ai cittadini messi economicamente in ginocchio dall’emergenza coronavirus. I 14 Comuni dell’ambito socio-assistenziale del Sandanielese hanno deciso di affrontare questa partita insieme, definendo l’entità degli assegni e le modalità di richiesta degli aiuti in modo omogeneo, così da evitare che tra un cittadino di San Daniele e uno di Ragogna vi siano differenze. Data l’impossibilità a ritrovarsi attorno a un tavolo, sindaci si sono dati appuntamento per questa sera alle 18, per l’ennesima videoconferenza.
Nelle casse dei Comuni martedì sono stati accreditati in totale 254.227,8 euro: 24.216,29 a Buja, 11.546,81 a Colloredo di Monte Albano, 11.497,08 a Coseano, 12.108,77 a Dignano, 33.320,33 a Fagagna, 6.330,90 a Flaibano, 10.366,62 a Forgaria nel Friuli, 31.701,30 a Majano, 13.190,29 a Moruzzo, 15.838,98 a Ragogna, 12.981,06 a Rive d’Arcano, 42.449,62 a San Daniele del Friuli, 9.640,58 a San Vito di Fagagna e 9.039,17 a Treppo Grande.
La dote assegnata agli enti locali è stata calcolata per l’80% sulla base della popolazione residente, 47.269 persone in tutto, e per il restante 20%, assegnata solo alle zone “più povere”, in base al parametro della distanza fra reddito pro capite del comune e quello medio nazionale. L’attesa dei cittadini è molto alta ed ha spinto più di qualcuno ad alzare la cornetta e chiamare il municipio per avere informazioni.
Ai sindaci ora l’arduo compito di cercare di soddisfare tutte queste aspettative.
Come detto, se stasera i primi cittadini fisseranno i tetti del bonus e definiranno le modalità dell’autocertificazione, i municipi hanno già iniziato a lavorare alle modalità di erogazione: c’è chi ha scelto la card, chi è orientato per il buono, chi sta ancor valutando e chi attende l’incontro di stasera per decidere. L’imperativo resta per tutti uno: fare prima possibile.
«Spero si riuscirà a partire con l’accoglimento delle domande da lunedì – afferma Pietro Valent, sindaco di San Daniele nonché presidente dell’ambito –. Noi in città abbiamo deciso di stampare dei buoni nominativi, collegati all’identità della persona che potranno essere spesi per beni di prima necessità».
Una soluzione simile è allo studio del Comune di Forgaria. «Produrremo dei buoni che consegneremo brevi manu ai nostri cittadini così che li possano spendere nei 5 piccoli alimentari aperti nel nostro paese» afferma il sindaco Marco Chiapolino preoccupato, come del resto la collega di Ragogna, Alma Concil, dell’alta aspettativa alimentata dal Governo nella popolazione. «Stiamo cercando risorse proprie nelle pieghe del bilancio per rimpinguare lo stanziamento statale che è piuttosto esiguo» spiega Chiapolino.
«Aiuteremo fin dove possiamo – rilancia Concil – cercando di essere d’aiuto in particolare a chi ne ha veramente bisogno. E cercheremo di farlo rapidamente, anche se non sarà semplice considerati tutti i paletti. Al netto della schizofrenia normativa, speriamo di essere pronti per la prossima settimana, al momento stiamo verificando diverse ipotesi per l'erogazione delle risorse, tra queste l'acquisto di una carta prepagata».
A Majano le prime necessità sono state prontamente soddisfatte. «Chi ha manifestato difficoltà – fa sapere il sindaco Raffaella Paladin – è stato aiutato dalla Caritas e grazie a questo al momento non abbiamo richieste in sospeso. Decideremo insieme agli altri sindaci le modalità da adottare per il bonus spesa, così da essere pronti – conclude il primo cittadino – quando si manifesteranno nuovi bisogni». —
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