Boom delle nozze civili e nasce il progetto “Sposati a Cividale”

Il Comune arricchisce la gamma di siti per le celebrazioni. L’idea di un’imprenditrice: sinergia fra operatori coinvolti

CIVIDALE. Sempre più ambita, Cividale, come cornice per il grande giorno. Complice la politica del Comune, che cavalcando l’onda ha messo a disposizione delle coppie location di particolare fascino (tempietto longobardo, refettorio, chiostro e giardino sul Natisone del monastero di Santa Maria in Valle, castello Canussio, previo accordo con la proprietà, e prossimamente il greto del fiume sotto il ponte del Diavolo), nel 2016 si è registrato un incremento del 30% delle nozze celebrate con rito civile.

E se le impegnative tariffe fissate dal Comune, che si spingono fin oltre i mille euro, scoraggiano parte dei futuri sposi nostrani, così non è per gli stranieri, che giocano un ruolo crescente nel panorama dei richiedenti.

Mentre, così, la giunta civica continua ad allargare il ventaglio delle offerte di corredo (una per tutte: ai neoconiugi sarà donato un volume sulla storia di Luigi Da Porto e Lucina Savorgnan, che ispirò il celeberrimo dramma scespiriano di Romeo e Giulietta), c’è chi lancia una proposta inedita e dall’alto potenziale, considerato il trend di cui sopra.

Un’imprenditrice locale, Terry Altomare, titolare di un salone di bellezza, vara il progetto “Sposati a Cividale”, che punta a creare una rete sinergica fra gli operatori economici cittadini coinvolti, a vario titolo, nel settore. L’obiettivo è offrire all’utenza una rosa di servizi dalla A alla Z, in modo tale che chi sceglie la cittadina ducale per il «sì» possa trovarvi tutto, proprio tutto il necessario per il matrimonio, da una fascinosa ambientazione per la cerimonia ai locali per il pranzo, dall’eventuale sede di pernottamento per gli ospiti agli abiti, fedi, fiori, bomboniere, acconciature, trucco e così via.

La base c’è, perché il tessuto commerciale cividalese è ricco: si tratta semplicemente, dice l’ideatrice di “Sposati a Cividale”, di definire una sorta di mappa logistica, capendo quali e quanti siano gli interessati. Chi lo fosse può contattare il numero 328 1317991 o inviare una mail all’indirizzo terryaltomare@alice.it.

E in attesa della risposta degli imprenditori arriva quella dell’ente pubblico: «Ben venga questa prospettiva, che potrebbe recare benefici a varie categorie: l’intraprendenza delle attività produttive – dice l’assessore Angela Zappulla – è importantissima per rivitalizzare il commercio e il Comune non può dunque che condividere e appoggiare processi del genere».

In linea il commento del sindaco Stefano Balloch, convinto del fatto che lo spirito d’iniziativa dei privati può favorire un ulteriore potenziamento dell’afflusso turistico in cittadina.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto