Braccio di ferro sulla piscina Gis ricorre al Consiglio di Stato

Gis non si arrende e fa appello al Consiglio di Stato. Dopo che il Tar ha giudicato inammissibile e in parte irricevibile il ricorso e successivi motivi aggiunti proposti dalla società (Gestione Impianti Sport & Tempo Libero ssd) che attualmente gestisce la piscina, contro l’aggiudicazione dell’impianto ad Arca e, a seguito dell’esercizio del diritto di prelazione, in favore di Kuma, scatta il nuovo ricorso.
Il 15 marzo Gis ha notificato ricorso in appello contro il Comune di Pordenone e nei confronti sempre di Arca, Kuma e Padova Nuoto srl, «per l’annullamento e/o comunque la riforma, in parte qua della sentenza». L’oggetto del contendere è la gara per l’aggiudicazione della nuova piscina di Vallenoncello attraverso finanza di progetto. Il Comune, con una delibera, si è costituito in giudizio.
La vicenda si è originata ancora nel 2015, quando l’amministrazione Pedrotti decise di avviare una procedura di project financing per riqualificare la piscina (partendo da una manifestazione di interesse di una società). L’amministrazione Ciriani ha quindi deciso di proseguire su quella strada e ha confermato la procedura, arrivando alla gara.
La gara ha visto quattro “finaliste” e il successo di Arca, con la sconfitta della Gis (l’attuale società di gestione) e della Kuma, che aveva presentato la proposta di project financing. Kuma, pur non raggiungendo nella gara il punteggio tecnico di sbarramento, ha esercitato il diritto di prelazione. Di qui i ricorsi al Tar di Arca e Gis. IlTar ha giudicato che Kuma, non raggiungendo i requisiti minimi nella gara, non poteva essere considerata una concorrente. Niente diritto alla prelazione e gestione, dunque, “restituita” alla vincitrice Arca. Ma Gis non è soddisfatta, da qui il nuovo capitolo.
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