Brugnera, furto bis all’Eurobar: forzate le slot machine
BRUGNERA. E' notte fonda, scatta l’allarme nel bar. I ladri sono velocissimi, forzano le macchinette slot e portano via anche i “Gratta e vinci”. Un copione già visto una decina di giorni fa: stesso bar, quasi la stessa ora del colpo. Tanto che ci si interroga, di fronte a tante analogie, se non si sia di fronte alla stessa mano. Ma andiamo con ordine.
Nel mirino dei ladri l’altra notte ancora una volta l’Eurobar di via Santarossa a Maron di Brugnera, gestito da due cittadini di nazionalità cinese. Secondo una prima stima il bottino non sarebbe ingente.
Al di là di quanto arraffato, i ladri si sono dimostrati abilissimi e veloci nel mettere a segno il furto nonostante l’azionamento dell’allarme.
Il tentativo di effrazione è avvenuto poco dopo le 2. I ladri si sono portati sul retro del locale e hanno avuto facile accesso alla struttura, forzando una porta laterale.
Una volta entrati nell’esercizio pubblico hanno dovuto fare le cose in fretta, complice anche l’attivazione di un impianto fumogeno connesso al sistema d’allarme sonoro.
Un accorgimento che non avrebbe procurato particolari problemi ai malviventi, se è vero che in pochi secondi sono riusciti a forzare tre macchinette slot e ad arraffare il fondo cassa, portando via anche alcuni “Gratta e vinci”.
Sul posto è intervenuto personale dell’Italpol, istituto di vigilanza che si occupa di sicurezza di numerosi locali della zona (l’impianto di allarme è collegato alla centrale operativa dell'istituto di vigilanza): con i vigilantes anche i carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Sacile, i quali hanno avviato indagini per risalire agli autori del colpo.
L’Eurobar era già stato preso di mira il 16 marzo. Quella notte i banditi avevano forzato le slot machine e due apparecchiature cambiamonete.
Un colpo da professionisti messo a segno attorno alle 3, momento nel quale era scattato il sistema di allarme. Anche allora i ladri erano entrati nel locale forzando la porta sul retro del locale.
Una slot era stata trascinata all’esterno dell’esercizio pubblico, ma dopo averla forzata i malviventi l’avevano abbandonata a breve distanza. In totale l’ammanco non aveva superato i mille euro a cui andavano aggiunti i danni provocati al locale (durante l’incursione i malviventi avevano praticato un vistoso foro in una parete di cartongesso).
Anche in quest’ultimo colpo il bottino non dovrebbe essere ingente, danni a parte. Viste le analogie tra i due raid le indagini si sono concentrate in questa direzione.
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