Buche in serie ad Azzano, via Pradat Candie un groviera

AZZANO DECIMO. Il capogruppo del Pdl azzanese, Massimo Piccini, la definisce «un’odissea», altri parlano di «maledizione», qualcuno sostiene che la colpa sia dell'amministrazione guidata dal sindaco Marco Putto. Certo è che la serie di problematiche registrate in via Pradat Candie dalla fine dei lavori di riqualificazione è emblematica.

Ieri si è formata una nuova buca sul manto stradale, successivamente a quella creatasi la scorsa settimana che, dopo essere stata ricoperta dagli operai comunali, è tornata a comparire. Qualcuno ritiene che il problema derivi dal danneggiamento delle condotte idriche interrate. «Se così fosse, entro qualche settimana, potrebbero formarsi buche a macchia d'olio» ha fatto notare un cittadino. Dal canto suo l’ex assessore comunale alla Viabilità Gabriele Pardini, che ha dato notizia della nuova crepa attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook, ironizza e parla di «groviera, meraviglia della Svizzera». Ci scherza su anche il segretario della Lega Nord azzanese, Enzo Bortolotti. «Regalerò al sindaco Putto una confezione della Lego – dice – visto che l'unica opera pubblica portata a termine dalla sua giunta, la riqualificazione di via Pradat Candie, ha peggiorato la situazione anziché migliorarla».

Battute a parte, l'elenco dei disguidi è lungo: tre incidenti, continui parcheggi sulla pista ciclabile, il danneggiamento della rotonda di recente realizzazione (soluzione scelta dall'esecutivo per rimediare a una situazione viaria complicata) e ora la formazione di buche. C'è chi teme che la scia di disagi sia destinata a non esaurirsi. L’attenzione rimane alta, in particolare, sulla formazione di crepe, ma non solo. La preoccupazione di molti è rivolta anche al rischio che si possano verificare nuovi incidenti. C’è anche chi è esasperato dai continui parcheggi sulla pista ciclabile: non solo i residenti chiedono all’amministrazione Putto d’intervenire per risolvere un quadro generale definito da più parti desolante.

Sui social e nelle piazze si sta sviluppando un articolato dibattito in cui un numero crescente di azzanesi fa riferimento a quelle che ritiene essere le gravi colpe dell’esecutivo.

Massimo Pighin