Bufera sul consiglio dei ragazzi: 195 euro per la fascia tricolore

MANIAGO. Il Comune di Maniago spende 195,20 euro per la fascia tricolore con stemma di Repubblica e Municipio che indosserà il sindaco del consiglio comunale dei ragazzi: un acquisto che non è sfuggito all’occhio del gruppo di minoranza del M5s, rappresentato da Antonio Iracà e Johnny Didoni.
I rappresentanti dell’opposizione hanno effettuato una ricerca sul web e notato che sul sito Amazon è possibile comprare on line una fascia tricolore semplice a 17,90 euro. Una spesa ben al di sotto di quella sostenuta dal municipio, che ha chiesto la fornitura alla ditta Maggioli, con sede a Santarcangelo di Romagna.
«Una determina bizzarra – hanno commentato i grillini –. Sul fronte degli impegni economici assunti a favore dell’istituzione del consiglio comunale dei ragazzi, segnaliamo questa ulteriore spesa, che per entità è modesta, considerato che si parla di 195,20 euro, ma al contempo curiosa, visto l’oggetto che si provvede ad acquistare, ovvero una fascia tricolore da sindaco, e il destinatario, ossia il sindaco individuato tra i giovani delle medie». Senza nulla togliere all’importanza della figura del “baby sindaco”, i pentastellati ritengono esagerato l’esborso di quasi 200 euro per una fascia tricolore, quando se ne trovano a prezzi decisamente inferiore. L’occasione è buona anche per intervenire su altre tematiche.
«Torniamo a parlare di diretta on line dei consigli comunali e democrazia diretta, a partire dalla delibera con cui il Comune ha affidato alla cooperativa Itaca la programmazione del consiglio comunale dei ragazzi per un importo di 12.756 euro – hanno aggiunto Iracà e Didoni –. Ricordiamo che, col “consiglio dei piccoli”, si vogliono avviare le nuove generazioni alla conoscenza delle strutture e dei principi democratici. Ci rammarica, però, che questi ragazzi non possano avvalersi di uno strumento digitale tanto diffuso tra le nuove generazioni, come appunto lo streaming, che permetterebbe la ripresa dei consigli comunali, loro diffusione e archiviazione.
Procedure che abbiamo chiesto di attivare in assemblea con una mozione, ma che sindaco e maggioranza hanno respinto, dichiarando che i costi non sono sostenibili e parlando di non precisati timori di strumentalizzazione».
«Al proposito, citiamo un evento pomeridiano di qualche tempo fa, tenutosi in Comune, alla presenza delle classi della media e al quale ha partecipato l’onorevole del Pd, Giorgio Zanin – hanno riferito i grillini –. Ha parlato dello streaming come una delle nuove facilitazioni alla vita democratica.
Zanin, però, ignorava che il sindaco Carli, peraltro presente all’evento, ne impediva l’attuazione, negando di fatto la ripresa di una seduta pubblica e la possibilità, anche soltanto per curiosità, di seguire l’assemblea consiliare in diretta». Il M5s ha avviato una petizione per ottenere la diretta on line, che è possibile sottoscrivere all’ufficio relazioni col pubblico del municipio.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto