Bufera sulla banca di Cividale Interrogato Di Bernardo: “Mai preso soldi da Pirelli Marti”

L’ex direttore generale dell’istituto cividalese: “Quello che ho avuto l'ho pagato, come dimostrano gli assegni circolari depositati insieme alla memoria difensiva"
ANTEPRIMA Udine 17-04-2009 conferenza stampa bpc
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UDINE. "Non ho mai preso compensi, neppure in nero, da nessuna delle società facenti capo a Pirelli Marti, e quello che ho avuto l'ho pagato, come dimostrano gli assegni circolari depositati insieme alla memoria difensiva".

Luciano Di Bernardo, l'ex direttore generale della Banca di Cividale ai domiciliari da martedì per due ipotesi di reato di estorsione, si è difeso così, nell'interrogatorio di garanzia tenuto stamani davanti al gip del tribunale di Udine, Francesco Florit.

Assistito dall'avvocato Luca Ponti, Di Bernardo ha insistito nell'escludere di essere mai stato l'amministratore di fatto della Fingepart, la società alla quale erano state intestate le fatture, per un ammontare di 800-900 mila euro, che la Procura ritiene essere state false e di volta in volta "monetizzate" all'ex dg per pagare il mutuo di due ville a Lignano Sabbiadoro.

Al termine dell'udienza, il gip ha trasmesso gli atti al pm, affinché esprima il proprio parere in merito all'istanza di revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari avanzata dalla difesa.

Il giudice, che nei confronti di Di Bernardo aveva disposto i domiciliari e non il carcere - come chiesto dalla Procura - per l'attenuazione del pericolo di inquinamento probatorio seguita alle dimissioni dal vertice della banca, avrà cinque giorni di tempo per decidere.

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