Buna: «Fondi per sterilizzare i felini Tante richieste, meno randagismo»

cordenons
Tra i contributi comunali concessi ai residenti, quello istituito due anni fa riguardante la sterilizzazione dei gatti di proprietà, per l’amministrazione comunale sta avendo un ottimo riscontro. Il raffronto tra concessioni di contributo nel primo quadrimestre del 2020 e quelle presentate in Comune nello stesso periodo di quest’anno è di 15 rispetto alle 26 del 2021.
«Fa piacere – commenta l’assessore Lucia Buna (tutela animali) – che i cittadini vengano invogliati a sterilizzare il proprio felino grazie anche al piccolo contributo che mette a disposizione l’amministrazione comunale. È un progetto nato per sensibilizzare i proprietari a mantenere sotto controllo le nascite: una procreazione incontrollata rischia di incrementare il randagismo, con disagi per gli animali e maggiori costi per la comunità». Il contributo è di 30 euro per la sterilizzazione dei gatti e di 60 euro per le gatte. L’attività dell’assessorato alla tutela animali non si è limitata a questo. «Abbiamo siglato convenzioni con veterinari limitrofi – ricorda Buna – per dare respiro all’Azienda sanitaria, che non riesce a dare risposta a tutte le richieste di sterilizzazioni delle colonie feline di Cordenons. Gli interventi vengono anticipati economicamente dal Comune e poi ristorati dalla Regione».
È poi in fase di risoluzione la questione dei rapporti tra il Comune e i canili convenzionati. «Siamo riusciti a mettere ordine nelle annose questioni legate ai canili di Villotta e di San Pietro al Natisone – riferisce l’assessore –. Purtroppo, per ristabilirlo abbiamo dovuto rivolgerci a dei legali per tutelare gli interessi dei cittadini e stiamo attendendo le convocazioni da parte del giudice. In questo modo, potremo trasferire i cani in un unico luogo, ovvero la struttura di Rive d’Arcano, con la quale la convenzione è stata prorogata di due anni. I costi di gestione dei cani randagi sono diminuiti e una volta definito da parte del giudice il dare e avere nell’ambito delle cifre contestate, 160 mila euro, attraverso la conciliazione con i canili, anche questo capitolo aperto da anni troverà soluzione». —
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