Burida, siglato il patto per la città dell’acqua

Ponte fra Pordenone e Porcia per ricreare un polo di attrazione Sinergia su sport, progetto della passerella e collegamento verso il Noncello
Di Martina Milia

Prova generale per costruire la città dell’acqua, un territorio che va ben oltre i confini amministrativi perché il lago della Burida unisce più che dividere Pordenone e Porcia e, in uno scenario che si sta costruendo lentamente, il lago – quello che nell’800 si chiamava lago Amman, come racconta la tesi dell’ingegnere e architetto Renzo Carniello – potrà essere collegato al Noncello.

Almeno sul fronte dei buoni propositi le due amministrazioni comunali sembrano sulla stessa lunghezza d’onda, come emerso ieri mattina in riva al lago in occasione dell’inaugurazione del pontile dedicato alla campionessa Barbara Nadalin, prematuramente scomparsa. Il pontile è tassello di un progetto ambizioso che la Libertas e il fondatore del gruppo canoa e kayac Cordenons, Mauro Baron, stanno portando avanti proprio in collaborazione con le amministrazione comunale e una rete di associazioni. Una rete virtuosa di cui fa parte anche il Rotary club.

Sono due i progetti che puntano a ridare al lago una centralità che storicamente aveva. Il primo è quello che nasce da uno studio di fattibilità del Rotary «che vorremo poter portare avanti. Ci sono buoni presupposti, ne ragioneremo con Pordenone» ha aperto il sindaco di Porcia Giuseppe Gaiarin evidenziando che «come amministrazione abbiamo sbloccato diversi interventi anche in collaborazione con i privati». Proprio lo studio di fattibilità, come ha ricordato il presidente del Rotary Alto Livenza, Massimo Battistella, è articolato in quattro step perché, essendoci anche proprietà private, va realizzato gradatamente. «Siamo convinti che questo progetto possa essere realizzato perché è finanziabile, per la gran parte, attraverso fondi euroei, ma serve che le due amministrazioni si siedano attorno a un tavolo e dialoghino tra loro. Questo lago – ha rimarcato Battistella – ha 122 anni di storia ed è stato un centro di aggregazione importante in passato. Può tornare a essere un parco divertimenti».

L’assessore di Pordenone, Walter De Bortoli, sposala tesi del lago come centro di aggregazione attraverso lo sport e la natura. «Si parla sempre della cultura come mezzo per aggregare, in realtà è lo sport il primo viatico della socialità ed è per questo importante avere risorse da investire» ha aggiunto. Quanto agli interventi strutturali «Pordenone ha adottato un progetto che renderà più vicini la Burida e il Noncello». Il riferimento è al collegamento ciclopedonale che dovrebbe unire il Noncello al parco Reghena passando per la fiera, «anche se il tratto dal parco Reghena verso Porcia non è finanziato – aggiunge l’assessore Cristina Amirante –. Con il Comune di Porcia c’è l’idea comune di valorizzare la Burida, ma vanno coinvolti anche i privati». Lo sport diventa quindi collante. «Pordenone, Porcia e Cordenons possono essere un polo di attrazione. Alla Burida e a Cordenons ci sono già realtà consolidate – ha aggiunto De Bortoli – mentre in città stiamo lavorando per avviare il centro di canoa con Molmenti in un’area vicino al Seminario. Infine con l’ampliamento del Palazen, la Libertas canoa si trasferirà a Pordenone. Un disegno complessivo che unisce più realtà».

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