Burocrazia e azioni legali: ferme apparecchiature per 100 mila euro
CORMÒNS. Investimenti bloccati o inutilizzati per un totale di più di 100mila euro. È la situazione in essere al Comune di Cormons, che a causa di azioni legali o impedimenti burocratici sta affrontando - in alcuni casi da anni, in altri da qualche mese - l’impossibilità far funzionare impianti o attrezzature per i quali in passato erano stati utilizzate considerevoli risorse pubbliche.
Il caso più eclatante riguarda la videosorveglianza al polo scolastico di viale Roma, progetto su cui l’amministrazione Patat ha investito 64 mila euro derivanti dal fondo regionale per la sicurezza durante e da circa tre anni bloccato sul nascere da ostacoli tecnico-legali che ne impediscono la messa in funzione. Un tema su cui per mesi c’è stata una dura bagarre che ha diviso il sindaco dal Comandante della polizia municipale, titolare fino alla scorsa primavera della responsabilità del via libera all’impianto.
La mancanza di alcune prerogative indispensabili per l’ok al servizio (su tutte, l’assenza di adeguate misure di sicurezza alla sede della Polizia municipale stessa) non davano infatti la possibilità al Comandante di firmarne l’accensione, a favore della quale si era invece sempre espresso il primo cittadino.
La patata bollente ora è passata nelle mani del segretario comunale Graziano Brocca, al quale Patat ha demandato la responsabilità della videosorveglianza, ma mancando appunto ancora tutti i requisiti di legge necessari alla messa in funzione della struttura, le telecamere al polo scolastico rimangono appunto ancora spente.
«La videosorveglianza è solo la punta dell’iceberg - sottolinea il consigliere comunale di opposizione Massimo Falato -, vogliamo infatti parlare della mancata accensione dell’impianto di illuminazione del Parco dei Poeti, spento a causa di un errore di progettazione per il quale stiamo ancora aspettando che qualcuno paghi? Oppure del fatto che dall’aprile scorso non venga più utilizzato un altro acquisto certamente costoso fatto dal Comune come l’autovelox in dotazione al corpo municipale dei vigili urbani? Di questi temi chiederò spiegazioni nel prossimo consiglio comunale, sperando che l’amministrazione Patat si degni di convocarne uno a breve».
E non vanno dimenticate le diverse cause legali che in questi mesi hanno visto contrapposti dipendenti municipali contro il Comune stesso: spese legali per più di 20 mila euro che alla fine vanno a pesare su tutta la collettività. «Il totale di spese sostenute dal Comune per opere inutilizzate o per controversie interne è di più di 100 mila euro - dice Falato -: l’amministrazione Patat si assuma la responsabilità di queste scelte fallimentari. Basta con gli sprechi di denaro pubblico».
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