Busta paga senza ferie e malattia

Maniago, protesta dei lavoratori socialmente utili penalizzati da una sentenza della Cassazione
La busta paga di un lavoratore fotografata oggi 28 giugno 2010 nello studio di un commercialista a Pisa. L'Italia scala la classifica europea (Ue-27) per la pressione fiscale: nel 2009 il peso del fisco sul prodotto interno lordo e' stato del 43,2%, in aumento rispetto al 2008. L'Italia si colloca cosi' al quinto posto, insieme alla Francia, in Europa per pressione fiscale. E' quanto risulta dai dati sui conti pubblici nel 2009 diffusi oggi dall'Istat. ..FRANCO SILVI/GID
La busta paga di un lavoratore fotografata oggi 28 giugno 2010 nello studio di un commercialista a Pisa. L'Italia scala la classifica europea (Ue-27) per la pressione fiscale: nel 2009 il peso del fisco sul prodotto interno lordo e' stato del 43,2%, in aumento rispetto al 2008. L'Italia si colloca cosi' al quinto posto, insieme alla Francia, in Europa per pressione fiscale. E' quanto risulta dai dati sui conti pubblici nel 2009 diffusi oggi dall'Istat. ..FRANCO SILVI/GID

MANIAGO. Una raccolta firme per vedersi garantito il compenso integrativo in caso di ferie e malattia: i lavoratori socialmente utili del Maniaghese e, da quanto si è appreso, anche dello Spilimberghese, hanno deciso di opporsi alla disposizione che, in base a una sentenza della Cassazione del 2010, contempla queste privazioni, giudicate dai Lsu ingiuste e discriminatorie.

All’iniziativa popolare si aggiunge il pressing delle organizzazioni sindacali sulla Regione, per ottenere chiarimenti. Il compenso integrativo non può essere erogato, in quanto la legge 468 del 1997 prevede che tale corrispettivo sia garantito soltanto per i giorni di effettiva presenza. Una doccia fredda, per chi lavora per integrare i compensi derivanti dagli ammortizzatori sociali (si tratta di cassintegrati a zero ore o lavoratori in mobilità impiegati negli enti pubblici), che, in base a questa disposizione, risulta non assimilabile ai dipendenti dell’ente cui è momentaneamente legato da rapporto di utilizzazione.

Al di là del fatto che con questo provvedimento vengano tagliati i già magri introiti di queste maestranze (nel caso del Comune di Maniago sono 12), secondo i Lsu è scorretto cambiare le carte in tavola a percorso già avviato. Una posizione condivisa dalle forze sociali, che già diverse settimane fa hanno inoltrato una richiesta di chiarimento in Regione: quest’ultima, però, non ha ancora dato risposte. Da qui la necessità di un sollecito, che le organizzazioni sindacali invieranno nei prossimi giorni.

E’ da chiarire infatti anche il pregresso, ossia il trattamento da riservare a quanti hanno normalmente percepito le spettanze dal 2010 a oggi. Sulla questione, la Regione a giugno stava attivando tavoli di lavoro con gli enti interessati per affrontare le conseguenze: decorrenza della misura, effetti sulla rendicontazione già effettuata, recupero delle giornate non lavorate.

L’indignazione e l’amarezza dei Lsu restano comunque elevate e ad esse si aggiunge la preoccupazione di dovere restituire le spettanze già percepite.

 

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