Cade da un dirupo durante un’escursione: morta una donna di 70 anni

È successo poco dopo le 15 di mercoledì 9 aprile, a Taipana. Si trovava con un gruppo di amici. Sul posto l’elicottero della Sores

Era partita con una comitiva di una quindicina di persone, tutte equipaggiate in maniera adeguata per affrontare la Punta di Montemaggiore, l’elevazione più ad oriente della parte italiana della catena del gran Monte, il primo gruppo di rilievi delle Prealpi Giulie. Ma durante la discesa è caduta in un canalone ed è deceduta. A perdere la vita è stata Rosanna Brussolo, 70enne residente a san Giovanni di Casarsa. Non è ancora chiara la dinamica, anche se non si esclude che la donna sia stata colta da un malore.

È finita in tragedia, dunque, una escursione compiuta nel territorio comunale di Taipana. L’incidente è avvenuto poco prima delle 13, a quota 1.400. Scendendo dalla Punta di Montemaggiore lungo il sentiero 742, poco dopo una selletta, la donna è caduta in un canalone in esposizione settentrionale. I componenti della comitiva con la quale la donna era in gita hanno immediatamente dato l’allarme, telefonando al Numero unico di emergenza (Nue) 112 e la Sores ha attivato la stazione di Udine del Soccorso alpino, la Guardia di finanza, l’elisoccorso regionale. Le fiamme gialle stanno ricostruendo quanto accaduto, dopo aver raccolto le varie testimonianze dei compagni di escursione. Sul posto, dopo l’attivazione, si è diretto l’elisoccorso regionale che con il verricello ha portato in quota il personale medico e il tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino in quota. L’elicottero è poi sceso al campo base, allestito nella frazione di Campo di Bonis, per prelevare altri tre soccorritori ed effettuare le operazioni di recupero della salma, dopo la constatazione del decesso e il nulla osta del magistrato. Il recupero, attorno alle 17, è stato compiuto con il secondo elicottero dell’elisoccorso regionale.

Informato della tragedia, sul posto è giunto anche il sindaco di Taipana, Alan Cecutti. «Esprimo vicinanza alla famiglia della donna – le parole del primo cittadino –. Gli amici l’hanno vista cadere, si presume per un malore. Si trattava di un gruppo di persone abituate a fare camminate, erano ben equipaggiati, con scarponi e racchette. Già in passato ci sono stati incidenti, anche mortali. Si tratta di sentieri considerati facili, ma che presentano pure alcuni tratti impegnativi con dislivelli e passaggi esposti. Per questo – ci tiene a sottolineare Cecutti – cerco di pubblicizzare al massimo l’importanza di utilizzare vestiario e attrezzature appropriate. Troppo spesso ci troviamo di fronte a gente che va a camminare con scarpe da ginnastica o indumenti non idonei alla montagna».

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto