Caduta e muore in ospedale: i familiari chiedono all’Aas 5 un maxi-risarcimento milionario

Il procedimento penale si era chiuso con l’archiviazione. L’azione legale degli eredi della vittima continua adesso in sede civile

Dopo la causa penale, hanno deciso di intraprendere la causa civile con una richiesta di risarcimento da oltre un milione di euro. La controversia vede contrapposti l’Aas 5 e gli eredi di un uomo morto alcuni anni fa. Una causa civile che segue un procedimento penale che si era chiuso con l’archiviazione. Era il 2013 quando un uomo della provincia di Pordenone era stata ricoverato all’ospedale di San Vito al Tagliamento per un ictus ischemico cerebrale. A fare nascere la causa il fatto che, secondo i familiari, l’uomo era morto per le conseguenze di una caduta che si era verificata in ospedale: era caduto in bagno e secondo loro questo fatto aveva causato una frattura alle costole con conseguente foratura della pleura e successivo decesso.

Era stato avviato un procedimento penale contro i medici che avevano avuto in cura il congiunto, che era stato archiviato in seguito alle indagini preliminari, non avendo i magistrati ravvisato alcuna responsabilità per i medici. Successivamente è stato richiesto un accertamento tecnico preventivo per una causa civile. In questo procedimento un tecnico deve valutare cosa è accaduto e individuare eventuali responsabilità. Anche in questa fase l’Aas 5 ha continuato a sostenere l’assenza di responsabilità dei medici. Adesso si entra nel merito con una causa civile ex 702 del Codice di procedura civile avviata dagli eredi.

La difesa dell’Azienda, sostenuta dall’avvocato Diego Modesti di Cervignano, nominato dalla compagnia di assicurazione, è che non c’è un nesso tra la caduta e la morte e che l’uomo si era ripreso tanto da essere sottoposto a cure riabilitative ed era stato trasferito in Rsa. L’Aas 5 ovviamente conta anche sull’esito del procedimento in sede penale.

I quattro eredi dell’uomo, però, hanno deciso di procedere in via civile davanti al tribunale per ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti in seguito alla morte del padre: è richiesta la somma di un milione 600 mila euro. A fronte della cifra richiesta, superiore a 500 mila euro, la causa è passata dall’Aas 5 alla compagnia di assicurazione che ha incaricato un proprio legale. L’udienza è fissata per il 19 gennaio. —

D.S.

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