Caduta in casa, morto l’avvocato Tiberini

PORDENONE. Adriano Tiberini, uno dei dirigenti storici della grande Zanussi, è morto all’età di 78 anni, per le conseguenze di una caduta in casa alla vigilia di Pasqua e del trauma cranico conseguente. I funerali saranno celebrati lunedì alle 15, nella chiesa di San Giorgio a Pordenone.
Risiedeva in città da 50 anni, dopo essere approdato alla Zanussi, dapprima come dirigente nell’ufficio del lavoro diretto da Mario Dalle Molle, quindi alla direzione dell’Ufficio legale. Vi era giunto da Milano, dove era stato collaboratore di Enrico Mattei. Dopo la morte del grande presidente dell’Eni, scelse l’azienda pordenonese, allora in forte espansione.
Negli anni Ottanta si dedicò alla libera professione legale seguendo alcune delle vicende più delicate dell’Associazione industriali e della Zanussi, comprese le integrazioni delle aziende che venivano incorporate nel gruppo internazionale pordenonese. Successivamente costituì uno studio legale associato con i colleghi Bianchin e Bortoluzzi. A 70 anni si ritirò in pensione, lasciando un ottimo ricordo umano e professionale.
Si era infatti sempre distinto per cultura e competenza. Allievo di Aldo Moro, si era laureato in giurisprudenza con una tesi in filosofia del diritto, con 110 e lode, all’università di Bari, la città dove era nato da una famiglia marchigiana (il padre era ingegnere del Genio civile). Aveva conseguito una seconda laurea a Milano, con il prof. Ferrarotti, in sociologia del lavoro. Lo stesso Ferrarotti gli chiese di sostituirlo nella facoltà di sociologia di Trento, dove insegnò per due anni, pur rimanendo dirigente della Zanussi.
Nel suo brillante curriculum figura anche un anno di perfezionamento nello studio dell’avvocato Uckmar di Genova, nel periodo della sua permanenza all’ufficio legale della grande industria pordenonese. Nello stesso periodo fu docente di diritto nell’Istituto tecnico industriale Malignani di Udine.
Lascia la moglie Marika e moltissimi amici ed estimatori.
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