Caldo record e afa, a Udine 118 sommerso da 500 chiamate
UDINE. Mezzo migliaio di chiamate alla centrale operativa del 118 nell’arco di 24 ore. Sono giornate difficili per il pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia di Udine, subissato dal continuo arrivo di pazienti colti da malori, problemi cardiaci, ma anche da una lunga catena di incidenti che si sono verificati nelle ultime ore a causa dello spostamento di molte persone in occasione del week-end lungo del Corpus domini. Un finesettimana caratterizzato da un’ondata di caldo particolarmente intensa, tanto che questa si candida a diventare la prima decina di giugno più calda per la storia di Udine e gran parte della regione.
Dalla mezzanotte di venerdì alla stessa ora di sabato i due operatori di turno alla centrale operativa hanno dovuto rispondere a 459 chiamate, cui hanno fatto seguito 167 interventi da parte del personale medico e infermieristico a bordo delle ambulanze, un flusso che si è andato intensificando nel tempo visto che dalle 8 di sabato alla stessa ora di ieri si è sfiorato il mezzo migliaio di chiamate, 140 di queste sono arrivate durante la notte. Difficili anche le condizioni in cui ha operato il personale del pronto soccorso, alle prese con il continuo arrivo di pazienti.
Non sono mancati gli incidenti, i microtamponamenti, specie sulla statale 354 e in autostrada, come del resto gli infortuni in montagna che hanno fatto registrare due interventi nel Tarvisiano, investimenti di ciclisti e di due pedoni. Ma molto più numerosi sono stati i malori, i pazienti colti da arresto cardiaco e gli infartuati.
A incidere pesantemente sul consistente numero di malori che hanno colto principalmente gli anziani, ma anche i cardiopatici, è stato l’arrivo dell’anticiclone proveniente dal Nord Africa che sta interessando anche la nostra regione. Temperature fino ai 35 gradi nel medio e basso Friuli, e massime di 33 gradi a Udine, unite a tassi di umidità prossimi al 45 per cento, hanno scandito l’ondata di caldo anticipato registrata quest’anno, ma che aveva caratterizzato anche il giugno 2014 quando, fra il 7 e il 13, a Udine si sono superati i 35 gradi. «Il mese di giugno dovrebbe avere caratteristiche tardo-primaverili e piovose – osservano dalla direzione dell’Osmer Arpa Fvg – ma da una quindicina d’anni a questa parte ha assunto caratteristiche di caldo con fasi siccitose, come quella che stiamo attraversando e che è segno evidente del cambiamento climatico in atto».
La prima decade di giugno che ha fatto segnare il record risale al 2003, quando fu registrata una temperatura media di 30.6 gradi, un valore che sembra destinato a essere superato nell’anno in corso poichè per ora le massime viaggiano su una media di 31 gradi. E dovrebbe proseguire così almeno per un po’ visto che anche ieri in provincia di Udine le temperature hanno oscillato fra i 30 e i 35 gradi. Nè la colonnina di mercurio dovrebbe scendere per oggi, infatti le previsioni indicano massime attestate sui 35 gradi, ma con valori di umidità che dovrebbero scendere al 30 per cento e rendere quindi più sopportabile il clima. Con il passare dei giorni l’aria tenderà a ritornare umida, ma le temperature massime resteranno oltre i 30 gradi. Qualche temporale, fanno sapere i previsori dell’Osmer Arpa Fvg, potrebbe arrivare a metà settimana, principalmente in montagna a causa del riscaldamento pomeridiano, ma le possibilità che vi siano temporali in pianura e sulla costa non sono elevate. Domani dal Nord Europa scenderà un fronte di aria fredda che interesserà la Francia e i Paesi d’Oltralpe. Tuttavia, l’influenza sulla provincia di Udine sarà minima.
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