Calorosa accoglienza a Spilimbergo per 500 bersaglieri

I fanti piumati hanno sfilato di corsa tra due ali di folla. Parco intitolato al caporale e campione Ottavio Bottecchia

SPILIMBERGO. Sulle note del loro mitico inno, il “Flik flok”, de “Il reggimento di papà” e de “La canzone di Manara”, suonate dalla fanfara dell’11º reggimento bersaglieri della brigata corazzata Ariete, di stanza a Orcenico, accolti da due ali di folla, sono stati 500 i fanti piumati di oltre 130 sezioni di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna che hanno sfilato ieri, naturalmente di corsa, con i labari e medaglieri, per rendere omaggio alla città del mosaico che, nell’ultimo fine settimana, grazie all’organizzazione della sezione Ottavio Bottecchia e al supporto dell’amministrazione comunale, ha ospitato il raduno regionale dei bersaglieri.

Ieri l’atto conclusivo, dopo il concerto di sabato al teatro Miotto del quintetto di ottoni del maestro Cal, del coro Tomat e della fanfara in congedo di Pordenone (quest’ultima si era esibita in precedenza anche alla casa di riposo), con il raduno dei partecipanti nel parco di via Corridoni per lo scoprimento della targa di intitolazione dell’area verde al caporale Ottavio Bottecchia e la benedizione del monumento al bersagliere.

Il presidente della sezione locale Giovanni Principi, affiancato da quello regionale Pio Langella, dal sindaco di Spilimbergo Renzo Francesconi, con gli assessori Bernardino Filipuzzi e Marco Dreosto, dal presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, dal consigliere regionale Armando Zecchinon, dal comandante della compagnia dei carabinieri, capitano Francesco Dotto, oltre che da una nutrita rappresentanza delle associazioni d’arma di Spilimbergo e di alcune amministrazioni comunali della Destra Tagliamento, ha colto l’occasione per omaggiare quanti hanno contributo alla buona riuscita della manifestazione, ringraziando le due madrine, la giornalista Giuliana Fantuz, intervenuta in occasione dello scoprimento della targa che dà al parco di via Corridoni il nome del grande campione di ciclismo, vincitore del Giro di Francia nel 1924 e nel 1925, «soldato esemplare, disciplinato, coraggioso talora sino all’incoscienza», e Marcella Liva Migotto, mamma di uno dei soci della sezione spilimberghese, scomparso nel 2005 a causa di un incidente sul lavoro, che ha invece tolto i veli al monumento ai caduti.

A tutti i presenti sono arrivati anche i ringraziamenti del comandante dell’11º, colonnello Alfonso Cornacchia, che, portando i saluti del generale Gaetano Zauner, comandante della 132ª brigata corazzata Ariete, ha sottolineato quanto sia preziosa la vicinanza dei bersaglieri in congedo a coloro che sono in armi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto