Caneva, cinghiali annegano nella centrale - VIDEO
CANEVA. Quattro mesi fa era toccato a due cerve, che erano state salvate al termine di un complicato intervento dei vigili del fuoco. Ieri sera è toccato a un branco di cinghiali: sono finiti in un canale idroelettrico a ridosso di una centralina a Fiaschetti di Caneva. Tre ungulati sono morti, due sono riusciti a risalire e a scappare nel bosco pedemontano, uno è stato recuperato ferito.
A dare l’allarme è stato un pescatore. Verso le 19 ha udito, nel silenzio della pedemontana, dei forti lamenti. Avvicinatosi alla centralina, ha scorto il branco. Ha chiamato i vigili del fuoco di Pordenone che hanno raggiunto il canale con la polizia venatoria. Sono quindi cominciate le operazioni di recupero, che si sono protratte fino a tarda sera.
Il branco – molto probabilmente anche madre e due figli – era scesa dalla montagna, tra Fiaschetti di Caneva e Polcenigo, per abbeverarsi nel canale, non particolarmente profondo, ma molto insidioso. Il branco si è avvicinato per bere, è scivolato nelle fredde acque e non è più riuscito a risalire le sponde, troppo ripide e scivolose.
I sei, tre forse alcune ore prima, sono finiti contro le grate di protezione che si alzano quando i sensori segnalano un peso, scaricando gli oggetti – di solito rifiuti, in questo caso i sei animali – su un container. Durante questa operazione due cinghiali sono riusciti a guadagnare il terreno e a fuggire verso il bosco; tre erano già morti annegati, uno, probabilmente la madre, è stata recuperata ferita dal container.
«Muoiono più animali in questo canale che non in tutta la stagione di caccia», lamenta un residente: «Basterebbe mettere una rete di protezione, lungo il canale, che non c’è».
Quattro mesi fa un analogo imprevisto aveva avuto come protagoniste due cerve. Per loro, però, l’epilogo era stato decisamente migliore. Era il 3 aprile. Due cervi femmine - un quintale di peso l’uno, un’ottantina di chili l’altro - erano finiti nello stesso canale idroelettrico. Il personale del Saf dopo aver agganciato con delle corde gli animali, li aveva tratti a riva. Non altrettanto bene era finita lo scorso gennaio, quando quattro esemplari di cervo, tre adulti ed uno più giovane, erano stati rinvenuti dalle guardie ittico-venatorie nel canale della centrale idroelettrica di San Foca. All’arrivo dei vigili del fuoco tre cervi erano già morti, il quarto era morto successivamente.
Il problema degli incidenti con animali nella fitta rete di canali che costella l’alta pianura pordenonese è da tempo noto. E da tempo si sta cercando di porvi rimedio, con delle recinzioni. Ma non sempre è possibile farlo e non dappertutto.
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