Cani “rapiti” e scommesse: il caso finisce a Strasburgo

Chions, l’europarlamentare Zanoni raccoglie le denunce del Rifugio di Villotta. Raccattati per le strade, finirebbero in Slovenia per i combattimenti clandestini

CHIONS. Il caso dei cani “rapiti” in provincia di Pordenone e portati in Slovenia per i combattimenti finisce sui banchi del Parlamento europeo di Strasburgo. L’iniziativa è dell’eurodeputato di Italia dei valori, il trevigiano Andrea Zanoni, eletto nella circoscrizione del Nordest ed Emilia Romagna dopo essere subentrato all’ex magistrato e attuale sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.

Zanoni, trevigiano di Paese, prima di prendere posizione ha voluto sentire Aurora Bozzer, presidente del Rifugio del cane di Villotta di Chions. «Arrivano diverse segnalazioni legate a sparizioni di cani che sarebbero “rapiti” per poi essere portati in Slovenia in un traffico legato a combattimenti clandestini. Ebbene – afferma Zanoni –, invito gli inquirenti a compiere accertamenti e chiunque noti movimenti sospetti a segnalarli alle forze dell’ordine».

La presidente Bozzer aveva riferito che, a Fontanafredda, due cani meticci fuggiti da un’abitazione sono stati ritrovati da una volontaria mentre vagavano in strada e subito recuperati. La volontaria del Rifugio del cane li ha tolti dalla strada anche in quanto girano voci insistenti che qualcuno circoli con furgoni in tutta la provincia di Pordenone alla ricerca di cani da portare in Slovenia per le lotte clandestine che si svolgerebbero nei dintorni di Lubiana. Un fatto increscioso che la Bozzer aveva confermato. Nell’ultimo anno, al Rifugio del cane di Villotta sono giunte segnalazioni di sparizioni sospette e dei combattimenti in Slovenia a suon di scommesse.

L’europarlamentare Andrea Zanoni, che ricopre anche l’incarico di vicepresidente dell’Intergruppo per il benessere e la conservazione degli animali al Parlamento europeo ha confermato: «Il traffico di cani destinati a fini atroci deve essere fermato immediatamente. Invito gli inquirenti a compiere controlli meticolosi: non è possibile accettare in silenzio che questi poveri animali vengano prelevati e destinati a morte certa nei combattimenti. Non hanno alcuna possibilità di sopravvivenza, in mano a quegli aguzzini. Chiedo a chiunque veda movimenti sospetti di rivolgersi alle forze dell’ordine: anche un numero di targa può portare ad individuare questi criminali». Magari Zanoni, a Strasburgo, potrà anche intercedere presso i suoi colleghi sloveni affinchè lavorino per bloccare questa pratica abominevole.

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